#mytravels. On the road invernale in Kyrgyzstan.


In Kyrgyzstan l’Inverno è il periodo più depresso dell’anno da un punto di vista turistico e, se non temete il freddo, potrete godervi in santa pace tutte le bellezze naturalistiche di questo Paese meraviglioso che durante i mesi estivi inizia purtroppo ad essere vittima di un certo turismo di massa.
Yurte, cavalli, canyon spettacolari, aquile, montagne innevate e paesaggi sconfinati: ecco che cosa troverete ad attendervi lasciandovi alle spalle l’architettura brutalista di Bishkek, la capitale.
Il nostro itinerario ci ha portati a circumnavigare il lago Issyk-Kul, un enorme lago salato incastonato tra montagne spettacolari tra cui spicca la cima del Khan Tengri (Signore del Cielo), che si eleva a 7010 metri s.l.m. nel cuore della catena del Tian Shan: questo è il secondo lago di montagna più grande al mondo dopo il più celebre Titicaca e, facendo onore al suo nome che significa “lago caldo”, ha acque cristalline profonde fino a 668 metri che non gelano mai, nonostante le rigide temperature dell’inverno kirghizo.
Noi abbiamo optato per un self-drive e ci siamo affidati al tour operator locale Kagan Voyage per noleggiare un auto 4×4, prenotare le guest house dove soggiornare ed organizzare alcune attività: Azamat (il titolare) ci ha assistito via WhatsApp prima e durante il viaggio che si è rivelato un bellissimo on the road tra paesaggi mozzafiato e con un clima molto più clemente di quello che ci aspettavamo.
La strada che circumnaviga il lago è per lo più in condizioni che all’epoca ci erano sembrate terribili ma oggi, dopo aver guidato per 3.900 km sulle strade di Namibia e Botswana, godendoci tre settimane di “African massage”, ci viene da sorridere ripensando agli sterrati kirghizi!
In compenso la polizia locale si è rivelata molto poco friendly e, nell’unico tratto di strada in buone condizioni, siamo riusciti a prendere una multa per eccesso di velocità che, dopo qualche discussione a senso unico (in Kyrgyzstan quasi nessuno parla inglese!), ci siamo rassegnati a pagare sull’unghia.
La nostra prima tappa sulle sponde del lago è stata Tong, a circa 280 km da Bishkek.
Qui abbiamo dormito nel super confortevole Elestet Yurt Camp, una delle poche strutture aperte nella stagione invernale; purtroppo a causa delle temperature abbiamo dovuto rinunciare a vivere l’esperienza di un pernottamento in una yurta tradizionale, optando invece per un più confortevole bungalow con finestre panoramiche affacciate sul lago e bagno con cabina doccia.
Il Camp non è su Booking.com ma si può prenotare via WhatsApp scrivendo un messaggio al numero +996888888801; noi abbiamo speso circa 100 euro al giorno (pagati rigorosamente in contanti) per il pernottamento, la colazione e la cena.
Il cibo è discreto (noi abbiamo chiesto l’opzione pescatariana) e la posizione a picco sul lago è davvero fantastica: la prima mattina abbiamo goduto dell’incredibile spettacolo di una delle albe più belle di sempre senza neppure doverci alzare dal letto!
Sulle rive del lago Issyk-Kul Azamat ha organizzato per noi l’attività più bella di tutto il viaggio ed una delle più emozionanti di sempre: l’incontro con un cacciatore kirghizo, la sua bellissima aquila e i suoi levrieri.
I cacciatori kirghizi vivono in simbiosi con le loro aquile, praticando un metodo di caccia tradizionale ed antichissimo, ed i rapaci, dopo alcuni anni trascorsi con l’uomo, possono fare ritorno alla vita selvaggia.
Se amate montare a cavallo l’esperienza con un cacciatore kirghizo vale da sola il viaggio specialmente se, come è successo a noi viaggiando a Dicembre, potrete godervi la dimostrazione di caccia e la cavalcata in totale e perfetta solitudine.
Un’altra esperienza indimenticabile è stata la visita al celebre Fairytale Canyon.
Anche qui eravamo gli unici visitatori ed abbiamo passeggiato per ore tra le incredibili formazioni rocciose in un silenzio surreale, pieni di gratitudine e meraviglia.

Dopo aver trascorso due notti sul lago Yssyk-Kul abbiamo proseguito verso la seconda tappa del nostro viaggio on the road: il vecchio villaggio minerario di Jyrgalan, che sorge a circa 200 km da Tong ed è stato riconvertito al turismo, diventando una meta per i trekking estivi e per gli sport invernali.
Qui abbiamo dormito al Beymaral Lodge, una bellissima guesthouse ospitata in una casa tradizionale in legno arredata con pezzi di artigianato locale, spendendo appena 80 dollari a notte in mezza pensione, con colazioni e cene davvero buonissime.
A Jyrgalan in Inverno si può praticare lo sci alpinismo, cavalcare nei boschi innevati o fare delle escursioni con le ciaspole.
Noi abbiamo optato per quest’ultima attività, spendendo appena 30 euro per una passeggiata di 3 ore con guida e noleggio dell’attrezzatura.
Il meteo ci ha assistito con una meravigliosa giornata di sole e abbiamo anche vissuto una piccola avventura, fermandoci a bere il tè con i minatori locali.
Il nostro on the road invernale in Kyrgyzstan è terminato guidando per 450 km lungo la sponda settentrionale del lago Issyk-Kul per tornare a Bishkek, una città davvero affascinante se, come me, siete appassionati di architettura brutalista!
Se il Kyrgyzstan è nella vostra bucket list potete contattare Azamat per organizzare il vostro viaggio, visitando il sito internet www.kaganvoyage.com o scrivendo al numero +996704433338.



Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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