#india. Il Rajastan e la città di Shiva. Parte seconda: Itinerario. 2


Giorno 1: partenza da Roma Fiumicino alle ore 11.10, arrivo a Mosca alle ore 17.10,  partenza per Delhi alle ore 19.25.

Giorno 2: arrivo a Delhi alle ore 03.00, partenza per Varanasi alle ore 09.20, arrivo alle ore 10.40.
Pernottamento allHotel Ganges Views.
Questo hotel è la mia massima concessione all’alloggio spartano: costa 39,50 euro a notte (camera deluxe con bagno privato, aria condizionata e terrazza), ed è consigliato dalla Lonely Planet e recensito benissimo su TripAdvisor; ma soprattutto è sui ghat: gli alberghi di lusso sono tutti lontani dal fiume, in zone più tranquille, ma il mio impatto con Varanasi deve essere assolutamente speciale, e lontano dalla Ganga come potrebbe esserlo?
Speriamo bene!

Giorno 3: interamente dedicato alla visita di Varanasi la città sacra per eccellenza degli indu, quella dove si viene a morire per ottenere la moksha, la liberazione dal ciclo delle reincarnazioni.

Giorno 4: partenza per Delhi alle ore 13.30 ed arrivo alle ore 14.50.
A Delhi verrà a prenderci il nostro autista con una deliziosa ed alquanto demodé Ambassador bianca: non è stata una mia scelta snob quella di prendere un’autista, in India le macchine le noleggiano solo così, per tutta una serie di buoni motivi.
Da Delhi proseguiremo direttamente per Agra dove dormiremo all’Oberoi Amarvilas.
Questo albergo è follemente caro (250 euro a notte con la tariffa speciale advance booking), ma è uno dei più belli di tutta l’India, e da ogni stanza si vede il Taj Mahal, così potremo godercelo nella luce dell’alba e del tramonto senza doverci scomodare troppo.

Giorno 5: visita del Taj Mahal e partenza nel primo pomeriggio per Jaipur la leggendaria città rosa.
Qui dormiremo al Samode Haveli, una deliziosa residenza storica recensita anche dal Condé Nast Traveller ed arredata in perfetto stile rajasthano, con mobili antichi e vecchi ritratti di famiglia.
L’equivalente di 111 euro a notte per  un palazzo da maharaja.

Giorno 6: interamente dedicato alla visita di Jaipur con il fiabesco Palazzo dei Venti, l’osservatorio astronomico, il “Minareto che buca il Paradiso” e i molti, meravigliosi Bazaar.

Giorno 7: dopo aver assistito alle cerimonie che aprono il Teej Festival, partenza in tarda mattinata per la già citata Pushkar città sacra ai margini del deserto, famosa per la Fiera dei Cammelli che si tiene ogni anno a novembre.
E’ una città in cui sono rigorosamente vietate le effusioni in pubblico e il consumo di alcol, carne ed uova.
Qui si può scegliere di fare dei corsi di yoga, dei massaggi ayurvedici o delle sedute di riflessologia plantare, il tutto a prezzi assolutamente irrisori, e si può chiedere ad un sacerdote di celebrare una puja in seguito alla quale si ottiene il c.d. “passaporto per Pushkar” (un semplice nastrino rosso intorno al polso, che però mi fa ripensare ad una meravigliosa poesia di Tagore).
Pushkar è una città un po’ mistica ed un po’ hippie, o la si ama o la si odia… io l’adoro già!
Qui, dopo lunghe e laboriose ricerche, ho prenotato il Pushkar Palace: un bell’albergo con camere spaziose, letti tradizionali a baldacchino e bagni all’occidentale, a 69 euro a notte.

Giorno 8: interamente dedicato alla visita di Pushkar ai suoi templi, ai suoi ghat e ai suoi incantevoli Bazaar.

Giorno 9: lunghissima trasferta in auto per Jaisalmer l’incantevole città dorata che emerge dal deserto come un miraggio, un gigantesco castello di sabbia cimelio di un’antica epoca cavalleresca.
Sono sicura che dopo aver trascorso 8 ore in macchina odierò Mr. Bobby T., dell’agenzia di rent a car per avermi consigliato di raggiungere Jaisalmer direttamente da Pushkar, ma ormai è fatta.
A Jaisalmer ho subito la prima ed unica cocente delusione di tutto il mio certosino lavoro di prenotazioni: l’albergo dove volevo dormire, l’incantevole Killa Bhawan era completamente pieno!
Mi sono disperata ed ho passato giorni e giorni a mandare email a tutti gli alberghi all’interno del Forte (alcuni ritengono che non sia eco-sostenibile dormire nel Forte, che è soggetto ad un grave fenomeno di erosione, aumentato dall’acqua consumata dai turisti; altre voci ritengono invece che questa sia una stupidaggine ed io, dopo aver letto tutte le opinioni in proposito, ho ceduto al fascino del castello di sabbia), ed alla fine ho trovato l’alternativa perfetta: la Garh Jaisal Haveli, una dimora storica delisiosamente arredata in stile tradizionale che è perfino un Eco-Resort.
Si può scegliere una delle sette camere (tutte con bagno, aria condizionata e window seat con vista sul deserto) in base al colore preferito: io ho scelto la Sweet Purple Room, con un letto di legno intagliato come un delicato merletto, per l’equivalente di 53 euro a notte.

Giorno 10: interamente dedicato alla visita di Jaisalmer con le sue sontuose haveli, e i sette templi giainisti.

Giorno 11: partenza di prima mattina per Jodhpur la città azzurra, nei cui meravigliosi Bazaar si può trovare praticamente di tutto e a metà prezzo.
Qui dormiremo allAjit Bhawan, il primo Heritage Palace Resort di tutta l’India e residenza della famiglia reale di Jodhpur.
Le deluxe room sono incantevoli, arredate con una perfetta commistione tra design e stile tradizionale, e l’albergo dispone di una favolosa piscina e perfino di un’incredibile collezione di Chevrolet e Buick degli anni ’40, per escursioni principesche.
Il tutto all’equivalente di 103 euro per una notte.

Giorno 12: in mattinata visita della città di Jodhpur e shopping nei suoi Bazaar.
Nel pomeriggio partenza per la romantica e bellissima Udaipur una delle tante Venezie d’Oriente, probabilmente quella più affascinante.
Anche qui ho fatto molte ricerche prima di scegliere l’albergo dove soggiornare: ero tentata di optare per l’ennesimo e lussuosissimo Oberoi, ma poi ho scoperto una residenza incredibile poco distante dalla città, un vecchio Forte immerso nella vegetazione lussureggiante delle Aravali Hills e trasformato in un albergo da favola in cui il passato incontra il futuro e si fonde con esso nelle 39 incantevoli suite.
Io ho scelto la Garden Suite, il cui leit motif è il marmo verde (in cui è intagliato anche un incredibile e gigantesco albero della vita che sovrasta il letto), e che ha un proprio patio privato dove sedersi tra morbidi cuscini per un po’ di relax, una gigantesca Bathroom con doccia e vasca, e lussuosissimi prodotti da bagno Forest Essentials.
Chiaramente anche questo Hotel è follemente caro, (alcune suite sono addirittura decorate con pietre semi-preziose come la madreperla, i lapislazzuli e la malachite!) ma il Summer Package offre vari benefits e una cena per due all’equivalente di 219 euro a notte.

Giorno 13: completamente dedicato alla visita di Udaipur con l’imponente City Palace e il bel Lake Pichola.
Anche qui è possibile svolgere alcune delle attività che adoro: per soli 8 euro ci si può concedere un massaggio ayurvedico a tutto il corpo e ci sono un paio di maneggi che organizzano escursioni nei dintorni della città a dorso dei meravigliosi cavalli “danzanti” marwari!

Giorno 14: mattinata e primo pomeriggio dedicate alla visita della città.
Partenza per Delhi alle ore 18.40 ed arrivo alle ore 20.20.

Giorno 15: partenza per Mosca alle ore 02.00, scalo ed arrivo a Roma Fiumicino alle ore 11.20.


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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