L’onore di inaugurare la rubrica spetta alla mia amica Mitla e al suo libro di racconti tutti al femminile recentemente edito da Akkuaria.
Dunque, prima di immergerci nella lettura di Donne nello Specchio,scopriamo chi è la sua Autrice.
BaiLing: Andiamo subito al sodo e parliamo di libri. Com’è che una lettrice si trasforma in una scrittrice? Come nasce l’esigenza di scrivere, e com’è che dal pensiero “prima o poi devo provarci a scrivere un libro” (pensiero che frulla nella testa di molti), si passa a scriverlo per davvero?
Mitla: Bella domanda. Per quanto mi è possibile ricordare frugando nei ricordi, ho fin da piccola espresso il desiderio di fare la scrittrice. Ricordo con piacere in seconda superiore (Ragioneria contro ogni consiglio e parere di chi mi voleva al Liceo) che un professore ci fece svolgere un tema “come mi vedo, da grande” … beh, scrissi Mamma e scrittrice.
Credo ci siano due tipologie di scrittori: quelli che scrivono per se stessi e quelli che scrivono per gli altri. Credo di appartenere alla seconda categoria.
Lo scrittore per se stesso l’abbiamo provato un po’ tutti, il diario, le lettere mai spedite (in chiave moderna ora i blog) e ci sono passata anch’io, ma quello che ha davvero mosso la mia voglia di cominciare questa avventura sono stati il web ed un Harmony.
Nel web ho vinto parte di quella mia insicurezza e sottostima, celata dietro un nick ed un video riuscivo ad essere me stessa senza il terrore del giudizio.
L’Harmony… beh quell’episodio merita uno spazio tutto suo. Ero al mare con il bimbo, lui quattro anni appena compiuti, da sola con una serie di problemi da risolvere; situazione classica, il bambino avanti e indietro nell’acqua, io seduta come un guardiano del faro a controllarne i movimenti, una rivista da sfogliare ed un Harmony allegato in omaggio. Lo leggiucchio e mi rendo conto di non avere mai letto nulla di così brutto!
Sì insomma, uno legge un Harmony e sa già cosa troverà, ma un minimo di storia, di personaggi di carattere … assolutamente nulla. Quell’Harmony mi ha spinto ad una sfida con me stessa: scrivere una storia d’amore, semplice, bellina, a lieto fine che si elevasse al di sopra (nemmeno di tanto prudenzialmente) di quello che avevo letto.
Certo, mi dicevo, sei brava a raccontare storielle, ma qualcosa che vada oltre il racconto? Una storia compiuta?
La scrissi in un mese perdendoci il sonno. La feci leggere e piacque, piacque molto. Questo diede il via ad una reazione a catena, idee sepolte per anni tornavano a rivendicare il loro posto.
Racconti e ora progetti più ambiziosi.
BaiLing: Sei una donna molto impegnata, lavori, sei una mamma… Come riesci materialmente a ritagliarti uno spazio per scrivere?
Mitla: Nessuna organizzazione particolare in questo sono una frana. Lavoro, faccio la mamma e la sera quando tutto tace scrivo. Ora per esempio sono le 24 passate. Ho il privilegio di far nascere le mie storie prima di affrontare la tastiera, in genere nel mio pensatoio: l’auto.
I personaggi, la trama, il nocciolo intorno al quale voglio girare, sono già ben presenti, quindi mi serve poi poco tempo per stendere il tutto.
Su una cosa ho fatto la classica piega: ho qualcuno che mi aiuta nelle faccende domestiche (senza rimpianto).
Mitla: Sicuramente Kathleen E. Woodiwiss scomparsa l’anno scorso purtroppo; poi, permettimi, per la mia passione per il genere fantasy JK Rowling (eh sì, vittima anch’io non tanto del maghetto quanto dello straordinario mondo parallelo che ha saputo creare); e Marion Zimmer Bradley.
Di recente ho scoperto Angela Bècerra che mi ha fatto piangere come una bambina con il suo “Il penultimo sogno”, ma basta altrimenti ne metto altri tediandoti fino a domattina.
BaiLing: Ognuno di noi si identifica con i personaggi dei libri che legge. Qual’è l’eroina cui senti di somigliare di più?
Mitla: Questa è bella … e se ti dicessi Mary Poppins?
BaiLing: Scegli una poesia (o un frammento di poesia) che senti come intimamente tua.
Mitla:
non è di questi tempi
ha video spenti
parole sulle labbra
pensieri da condividere.
E’ mani che s’intrecciano
ad improvvisare altalene
è tre passi indietro se l’oca si volta
ed un poco di zucchero
per la pillola.
Non ha risposte stanche
ritagliate a tarda sera
nessun nonno l’ha cresciuto
perché il tempo è per lui.
L’amore che vorrei
è il figlio … che farei.
Perdonami, ma non sono una “cultrice” in poesia, ora sento molto mia questa.
BaiLing: Avevo promesso di non farti domande sul cinema ma mi ha molto incuriosito, quando ne abbiamo parlato, il rapporto conflittuale che hai confessato di avere con questa forma d’arte.
Per cui mi rimangio la promessa: qual’è il rapporto di Mitla con il cinema?
Mitla: Pessimo. Non vado mai al cinema il divano e il video sono motivo per me di repulsione. Mi sento in trappola, mi pare di perdere tempo, potrei fare mille cose piuttosto che guardare un film, ad esempio scrivere. Credo che ci sia un problema di fondo alla base di questo mio atteggiamento, un problema che sto piano piano affrontando.
BaiLing: E nonostante tutto un film del cuore ce l’hai?
Mitla: Sì. Un film che ho amato molto è stato Powder della Walt Disney (non è un cartoon), un film difficile e che finì per essere declassato per alcune accuse di pedofilia (non ho seguito la vicenda, ma pare ci sia stata anche una condanna) mosse al regista, Victor Salva.
Un film che farò sicuramente vedere a mio figlio quando sarà più grande (che mi dirà di andare a dare via i piedi).
E poi “Al di là dei sogni” diretto da Vincent Ward con Robin Williams.
BaiLing: Parliamo di viaggi: io vivrei tutta la mia vita con la valigia in mano, ma so che anche tu non sei da meno. Che significato ha per te Viaggiare?
Mitla: Non saprei di preciso, ma una cosa è certa i viaggi che ho amato di più sono quelli che ho fatto in particolari e difficili momenti della mia vita. Credo che sia il mio modo per riuscire realmente a staccare, staccarmi, per qualche giorno da un problema o pensieri. Abbino alla distanza fisica la distanza dal problema. Sì credo sia fondamentalmente questo il significato: evadere ed essere me stessa senza i condizionamenti del luogo dove vivo.
BaiLing: Tra i posti che hai visitato scegli un luogo che hai amato in modo particolare. Che cos’è a tuo avviso che può rendere un’esperienza di Viaggio veramente speciale?
Mitla: L’Egitto.
E’ stata una combinazione di fattori a farmelo amare: il mio stato d’animo di quel periodo, la compagnia che si è formata nel viaggio, la guida, i luoghi… e, ad eccezione dei cammelli, è stato davvero un viaggio magico.
Un viaggio è speciale se si crea l’alchimia giusta fra più fattori.
BaiLing: In questo blog si parla continuamente di moda e di fashion. Perdonami, ma la shopaholic che è in me mi costringe a farti questa domanda. Qual’è il tuo rapporto con lo shopping?
Mitla: Ci rispettiamo, se posso dire così. Sono un po’ la persona del “metti su il primo maglione che trovi e via” ed in genere mi accontento. Compro il necessario diciamo.
Una debolezza, o meglio mania, la cancelleria; biro, pennarelli, matite, fogli colorati, graffette, quaderni… non parliamo poi delle penne stilografiche…
BaiLing: Nei prossimi post presenteremo due racconti tratti dal tuo libro appena pubblicato. Parlaci un po’ di questa tua creatura. Come è nato “Donne nello specchio”?
Mitla: Da una serie di coincidenze.
Scrivevo da un paio d’anni circa, racconti. Idee che prendevano forma e transitavano sul Club dei Poeti. I commenti erano sempre lusinghieri e mi spronavano spesso a presentare i miei lavori a qualche editore. Inesperta e ingenua ho provato. Le grandi case editrici non rispondevano nemmeno mentre quella branchia dell’editoria a pagamento mi portava in palmo di mano annunciandomi come la nuova scrittrice del secolo. Il piccolo inconveniente era che alla fine l’editoria a pagamento ti presentava il conto. Pubblica con noi alla modica cifra di … sono arrivati a settemila euro.
Ho pensato che in fondo non valevo poi molto eppure… eppure i miei racconti piacevano, ricevevano pochissime critiche e continuavo a chiedermi se fosse cortesia o interesse vero.
Un mio cliente s’offrì di finanziarmi “Tu cerca l’editore, io ti copro le spese”.
Non volendo finire abbandonata su un sito subito dopo l’incasso dell’assegno, la promozione di un libro è quasi il cinquanta per cento del successo del libro stesso, chiesi un parere all’associazione Akkuaria nella persona di Vera Ambra.
Mi disse di farle vedere cosa scrivevo e… ed eccomi qui con la prima conquista: le mie Donne nello specchio, una raccolta di un po’ delle idee di questi ultimi due anni.
Credo che sarebbe rimasto nel cassetto se fossi stata costretta a pagare per la pubblicazione, era un sogno e quindi l’avevo declassato a “non necessario”.
Nasce così da una serie di coincidenze che, si sa, non sono mai tali.
@Mitla:
Non lo conosco questo libro, ma devo dire che il titolo mi ispira molto!
Attendo quindi di sapere il verdetto a lettura ultimata!
@Damiani:
sono lusingata, il mio piccolo salotto paragonato a quello di Rue de Bac!!!
Grazie carissimo :-*
Ragazzi la nostra Bai Ling sarà la nuova postmoderna Madame De Stael!
E che professionalità nel realizzare il suo dialogo/intervista!
@ Bai Ling
Ti dirò una cosa, ma non farla sapere in giro… i polpettoni non li ho mai letti; dubito che riuscirei a scriverene uno…
A proposito sto leggendo “La cattedrale del mare” di Ildelfonso Falcones… poi ti dirò a lettura ultimata.
..
@Mitla:
dici che quello di Corrispondances era un complimento?!? Conoscendola non ci giurerei!!!
E comunque confermo: il tuo libro non è da intellettuali… se con la parola “intellettuale” ci si vuole riferire a dei polpettoni noiosi :-PP
@corrispondances
Troppo intellettuale Bai Ling? Uhmm che bellissimo complimento!! Ha letto il mio libro ^^
Però non è proprio solo da e per intellettuali… o sbaglio?
Ad ogni modo piacere a tutti sono Antonella.
Qui Mitla.
^_^
@ubaldoriccobono
Ciao,
il mondo dell’editoria è davvero un ginepraio, anche se ti trovo molto gentil uomo a definirlo così…
^_*
@zyo:
Abbiamo trovato un’occasione incredibile!!! Il prezzo è così incredibilmente basso che secondo me non ci sarà neppure l’albergo e dovremo dormire in una capanna sulla spiaggia 😀
Comunque sto già facendo delle ricerche e lo shopping dovrebbe essere molto proficuo: oltre a tutti gli oggettini caratteristici, al té, alla vaniglia, al rhum (che tanto non ci potremo mai portare in Europa e quindi dovremo accontentarci di berlo lì :-P), ai soliti tessuti e ai modellini di navi (?!?) pare che ci siano anche molti outlet di stilisti occidentali, primo tra tutti Ralph Lauren…
Potrei riportare i mitici maglioni di lanetta a tutti i miei amici :-DDD
Comunque senza i miei facchini preferiti sarà una vacanza decisamente faticosa 😀
Addirittura alle Mauritius! La povera amica di studi ha fatto un mutuo ventennale?
Mi raccomando non farti tentare troppo dai magici oggettini orientali che troverai, perché questa volta il tuo mulo a due zampe non viene in vacanza con te.
Zyo
@zyo:
Decisamente no 😛
Questo week end non ci siamo visti e quindi non sai che io e la mia Compagna di Studi siamo in partenza!!!
Abbiamo accantonato Miami per colpa del ciclone Paloma che non si sapeva bene dove fosse diretto e quanto intendesse fermarsi ancora ai Caraibi… e abbiamo prenotato una paciosa settimana di mare alle Mauritius da cui torneremo per l’appunto l’otto dicembre!
“dopo il nove dicembre”… non credo abbia a che fare con l’immacolata concezione!
Zyo
@Mitla:
Ho adorato il tuo racconto dell’Harmony in spiaggia!
Mi ha fatto venire in mente un terribile romanzetto che io e le mie amiche leggemmo in spiaggia un bel po’ di anni fa… non ricordo il titolo, ma ricordo che era abominevole, che era ambientato nel Maine e che venivano fatti dei continui riferimenti alle “cozze del Maine”… lo so che è incredibile a dirsi… ma nel romanzo si parlava proprio di cozze!!!
Ricordo che ridevamo come delle pazze leggendolo ad alta voce a turno sotto l’ombrellone e facendoci odiare da tutti i vicini!!! 😀
@Ubaldo:
grazie di essere passato, un bacio :-*
@Corrispondances:
Intellettuale… moi?!?!?
No amica!!! Non è vero!!!!
Sono solo un po’ riflessiva e rilassata in questo periodo… ma vedrai come saranno prosaici i prossimi post, soprattutto quelli che scriverò dopo il nove dicembre 😛
amica , stai diventando troppo intellettuale….. non ne posso più, ma sei sempre invitata al seminario del mio mio prof. preferito!!!!
Un’esperienza interessante. Certo il mondo dell’editoria è un vero ginepraio. Ne sapeva qualcosa il mio Pirandello.
U.
Amici di Pirandello, Sciascia, Empedocle.
Accidenti! Interessante questa cosa.
Non vedo l’ora che si parli del libro lo leggerò sicuramente.
^_^
Grazie bambina, fa sempre un certo effetto *____*
..