Oggi vorrei introdurvi un importante progetto di beneficenza tutto al femminile ideato da Don’t Cry per Telefono Rosa e che coinvolgerà In the mood for Love insieme ad altri blogs di fashion.
Don’t Cry è un’azienda italiana che nasce dall’intuito del giovane imprenditore Paolo Barletta e la cui guida creativa è stata oggi affidata alla stilista italo canadese Amalia di Serio.
L’attenzione di Don’t Cry alle materie prime e a tagli e linee volti ad esaltare il corpo femminile, permette di creare un denim sartoriale di grande qualità e vestibilità.
I jeans Don’t Cry rappresentano un prodotto d’eccellenza del Made in Italy: tutti i processi produttivi (dalla tessitura ai ricami, dalla manifattura alla tintura) si svolgono a km zero nel polo industriale di Cavarzere, in Veneto, zona da sempre nota per il denim.
La produzione di questi capi coniuga quindi la tradizione manifatturiera locale ad un nuovo modello di imprenditoria che presta attenzione all’ambiente (tutti i trasporti vengono effettuati con mezzi ecologici che riducono al minimo le emissioni di CO2), alla sostenibilità produttiva e all’innovazione.
Consapevole del fatto che la moda non è solo frivolezza ma anche il tramite di messaggi positivi e il mezzo attraverso il quale porre in essere degli aiuti concreti, Don’t Cry ha deciso di coinvolgere alcune bloggers nella lotta contro gli abusi e le violenze sulle donne, attraverso Telefono Rosa.
Telefono Rosa lavora ormai da anni per prevenire la violenza e per promuovere cultura, comprensione, tolleranza e rispetto nei confronti di tutte quelle persone (donne, anziani ed adolescenti) che sono purtroppo vittime di violenze di ogni genere, dentro e fuori dalle mura domestiche.
Telefono Rosa mette a disposizione di queste persone un call center, gruppi di sostegno psicologico e consulenze gratuite con avvocati, psicologhe, sessuologhe e mediatrici culturali.
Telefono Rosa svolge anche un’attività concreta per aiutare il processo di inserimento ed integrazione degli immigrati nel nostro Paese, cercando continuamente il confronto e la mediazione tra diversi modelli culturali e religiosi, e nell’ambito di questo progetto gestisce anche, per conto del Comune di Roma, una Casa di Accoglienza dove vengono ospitate donne straniere con particolari patologie.
Nelle prossime settimane vi renderò partecipi del mio ruolo concreto nel progetto Don’t Cry per Telefono Rosa attraverso un percorso emozionale fatto di immagini, racconti e ricordi, in quello che diventerà fino al 21 novembre un appuntamento fisso dei nostri mercoledì.
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Bella inziativa 🙂
Ma…quindi sotto sotto…stiamo tornando ai jeans con applicazioni stile fine anni 80 inizio 90?
Tipo quando ci cucivamo su di tutto, dai fiorellini al pizzo alla passamaneria?
E che non erano state ancora “sdoganate” le borchie…sennò…
Non vedo l’ora di vedere il prossimo step <3
:*
Ciao cara,
sicuramente la mia customizzazione sarà ispirata proprio agli anni ’90 e allo stile romantico/grunge che ha caratterizzato la mia primissima adolescenza 😀
Mi hai fatto tornare in mente un gilet di jeans su cui avevo cucito un tripudio di gigantesche margherite di tessuto… com’era carino *.*
Baci :-***
No dai…io le margherite le avevo cucite sui jeans Levi’s… 🙂
Anche se la mia di adolescenza era un pò…avanzata! 😉
Baci :**
Non vedo l’ora di vedere cosa ci riservi! Questa collaborazione mi esalta:)) Quindi dovrò aspettare fino a mercoledì per vedere questi jeans? Sembrano davvero belli*
Devo deluderti purtroppo: mercoledì prossimo non vedrai ancora questi jeans… ma vedrai quelli che ispireranno la loro metamorfosi (uh come sono misteriosa!!!)