Piccolo travel diary del mio week end a Vino in Villa 2013, manifestazione enologica dedicata al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore che si è svolta nell’incantevole cornice del Castello di San Salvatore a Susegana.
I wore: skirt, tailor made; marinière, Petit Bateau; sunglasses, courtesy of Pollipo’.
Venerdì sera: cena al Relais le Betulle di Conegliano.
Protagoniste assolute le bollicine del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, che hanno accompagnato la cucina di Enrica Miron.
Sabato mattina: dopo un interessante seminario-degustazione tenuto da Giancarlo Vettorello, direttore del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, iniziamo il tour sul territorio con la visita della Scuola Enologica di Conegliano.
I wore: skirt and marinière, Muji; slippers, Zara.
Una delle tappe più suggestive è stata senz’altro quella al Molinetto della Croda di Refrontolo, un caratteristico esempio di architettura rurale del XVII secolo.
Il molino ospita mostre d’arte temporanee e un piccolo shop dove è possibile acquistare libri di ricette e un prodotto enologico d’eccezione: il Passito di Refrontolo che fu celebrato perfino nel Don Giovanni di mozartiana memoria.
Proseguiamo tra boschi, forre, ruscelli e vigneti, in un territorio che ci riserva scorci e panorami davvero bellissimi.
E naturalmente ci fermiamo a degustare bollicine e ad assaggiare alcune specialità gastronomiche locali.
Come queste due autentiche delizie: risotto alle ortiche e tortelli ai fiori di sambuco del ristorante Da Andreetta a Rolle, piccolo borgo collinare tutelato dal FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano.
Saliamo ancora fino a Santo Stefano di Valdobbiadene per visitare un vigneto con vigne vecchie di almeno 50 anni e chiacchieriamo con i produttori, godendoci il sole e lo stupendo panorama dalla terrazza del Salìs Cibo&Vino.
Sabato sera: ancora bollicine e stuzzichini (aiuto, urge detox di almeno una settimana!).
Finger food e musica anni ’50 suonata dalla Piccola Orchestra Vagante, nella bella cornice di Villa dei Cedri a Valdobbiadene.
Tra i prodotti assaggiati meritano senz’altro una piccola menzione i formaggi della Casearia Carpenedo: il Blu ’61 (erborinato a pasta morbida affinato in Vino Raboso Passito Veneto IGT e mirtilli rossi) e il Vento d’Estate (formaggio a pasta dura affinato in barrique con fieno d’alta montagna tagliato a mano).
Domenica mattina ci svegliamo sotto una pioggia battente ma ci consoliamo con la colazione home made e le squisite marmellate del B&B Prime Gemme dell’azienda vinicola le Colture; il B&B è ospitato in una bella casa padronale del 1926 restaurata con grande cura e perfetta per godersi un po’ di riposo e tranquillità, tra le dolci colline ricoperte di vigneti.
In tarda mattinata raggiungiamo finalmente l’incantevole Castello di San Salvatore dove ci aspettano ben 66 produttori da scoprire e un delizioso lunch, in barba alla pioggia battente.
Nei prossimi giorni parleremo ancora di Vino in Villa 2013: proverò a raccontarvi qualcosa di più a proposito del terroir del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, per conoscere e riconoscere meglio queste bollicine, e vi mostrerò alcuni romantici scorci del Castello di San Salvatore di Collalto.
Tutto bellissimo!
Soprattutto il Molinetto!
Adorabile vero? Sembrava un dipinto!
E infatti è un luogo che ha ispirato molti pittori ed acquarellisti 🙂
ciao, ti seguo sempre molto volentieri e mi piaccio molto i tuoi post.
questo in particolare perchè parli della mia terra, io abito a Vittorio veneto, hai descritto tutto
con precisione!!Peccato per il tempo avresti potuto godere di un panorama fantastico!
Cara Edi,
grazie mille 🙂
Il tempo sabato è stato davvero mite e clemente e il tour tra i vigneti ce lo siamo goduti con un bel sole.
Mi è dispiaciuto invece di vedere il Castello di San Salvatore sotto alla pioggia perché mi ha davvero incantata, è uno dei luoghi più romantici mai visti e mi sarebbe piaciuto esplorarlo meglio e con un clima meno ostile!
Nei prossimi giorni parlerò ancora del Veneto, approfondendo la parte enologica del mio week end 🙂
Un abbraccio e a presto!
Io adoro i Valdobbiadene ed i passiti, ne vado davvero matta 🙂
A proposito di passito, spesso a cena fuori, accompagnandolo talvolta ad alcuni dolci, mi coccolo prendendone un bicchierino; amo assaporarne il dolce gusto e coglierne l’intensa profumazione.
Un bacino e buona serata
Vale
Anche a me piacciono molto i vini passiti e da meditazione.
E mi piace tantissimo accompagnarli ai formaggi… una vera goduria 🙂
Un bacio cara :-***
Adoro questi tuoi post enogastronomici. Mi viene sempre una super fame poi;)
E belle davvero queste tue foto!
:*)
Ma sai che guardando il mio profilo Instagram mi sono resa conto che fotografo quasi esclusivamente cibo?!
Forse la mia vera vocazione è quella della food blogger… che però invece di cucinare si limita a mangiare 😀
Amica, è stato bellissimo seguirti in questo viaggio, sopratutto perché quelli di quella zona sono i miei vini preferiti in assoluto!
Ma dai?! Ti sarebbero piaciuti tantissimo i laboratori: incredibile scoprire come le stesse bollicine possano avere sentori e sapori così diversi tra loro, semplicemente grazie al terreno o all’altitudine delle vigne da cui provengono!
Ma di questo vi parlerò domani 🙂
che posto meraviglioso. Direi che si uniscono bellezza del paesaggio e ottima cucina
Assolutamente sì: un posto perfetto per un week end all’insegna di buona tavola e cucina!
che panorami meravigliosi, mi ricordano un po’ quelli del mio Oltrepò Pavese (altra terra di vini). Sempre bello leggere dei tuoi viaggi!
giulia
Sai che non conosco per niente la zona dell’Oltrepò Pavese?!
Sarebbe interessante fare un week end eno-gastronomico anche lì 🙂
Baci cara :-***