Il japanese green tea è stato il vero e proprio leit motiv tormentone di questa settimana giapponese ed ha accompagnato ogni ora delle mie giornate, meritandosi un gradino sul podio delle mie bevande del cuore insieme al thé à la menthe marocchino e al chai masala indiano.
Matcha latte e matcha cake, ovvero la merenda ideale e la tag #foodporn per eccellenza.
Lounge Bar Cour au Midi, Kyoto Brighton Hotel.
Lo storico negozio di tè Ippodo Chaho a Kyoto.
Un po’ l’equivalente giapponese di Mariage Frères, con un’incantevole atmosfera retrò e una piccola sala da tè annessa.
Imperdibili: il matcha tea e il gyokuro.
P.S. Lo shop online spedisce anche in Italia!
Il japanese green tea viene servito come tradizione comanda, in piccole e delicatissime ciotole, anche a colazione.
Dai-Ichi Hotel Tokyo.
Radisson Hotel Narita.
Questo tè freddo giapponese è stata una vera e propria rivelazione.
Niente a che vedere con le bevande stucchevoli a base di tè cui siamo abituati noi Occidentali.
Dentro queste bottigliette c’è vero green tea rigorosamente privo di zuccheri aggiunti.
Si può comprare ovunque per pochi yen ed è incredibilmente dissetante, rinfrescante e depurativo.
Che ora del tè sarebbe senza un pasticcino ad accompagnarla?!
I dolci più buoni mai mangiati al di fuori della Francia sono stati sicuramente quelli assaggiati durante questa vacanza: nei grandi hotel e nei Mall giapponesi infatti è tutto un fiorire di raffinatissimi corner con vetrinette piene zeppe di piccole delizie french style.
I dolcetti più buoni in assoluto li ho assaggiati nel mio hotel di Kyoto, il Brighton rinomato per la qualità della rstorazione e per i suoi resident chef, scelti per occuparsi dei pasti degli atleti giapponesi durante le ultime olimpiadi.
I matcha cake e le gelatine di frutta erano a dir poco commoventi e ne conserverò il ricordo per sempre!
E a proposito di dolcetti francesi: potevo passare davanti ad un corner di Pierre Hermé senza cedere alla tentazione?!
Ho assaggiato uno dei Giardini 2014, il Jardins des 8 trésors ispirato al Celeste Impero, e devo dire che è qualcosa di eclatante.
Ma parliamo anche dei dolci tradizionali!
Confesso che l’idea di mangiare dei dolci a base di fagioli azuki mi ispirava pochissimo, ma assaggiandoli ne sono rimasta letteralmente folgorata!
Per comprarne di buonissimi (confezionati in eleganti scatole decorate da fiori di peonia), andate nel reparto food del grande magazzino Isetan a Tokyo!
Sogno di andare in Giappone da una vita e tutte queste bellissime foto mi fanno venire una voglia pazzesca di partire!!!
Amica ti confesso che io non ho mai avuto il mito del Giappone anzi: con la storia della caccia alle balene erano nella mia personale lista nera dei “Paesi canaglia”!
Però sono bastati pochissimi giorni per conquistarmi e tornerò di sicuro!
Tra l’altro i giapponesi sono così gentili, affabili, cortesi e simpatici che non si spiega davvero come possano mangiare balene e delfini 🙁
La mia impressione è che il rifiuto di assoggettarsi alle leggi internazionali in materia sia solo una stupida questione di principio e di “orgoglio nazionale” che appartiene più ai loro governanti che alla popolazione…
Comunque è un Paese da visitare almeno una volta nella vita!
Non avrei mai pensato che la pasticceria giappo potesse essere buona, anni fa un’ amica giapponese mi aveva portato dei dolci tipici ma li avevo trovati parecchio insipidi 😉
Credo dipenda molto dai gusti: ieri sera il Signor G. ha provato i dolcetti che ho riportato a casa e non gli sono piaciuti per niente 😀