Paris Fashion Week. Part II. 34


Dopo Issey Miyake ed Amaya Arzuaga ancora due proposte per il prossimo autunno inverno dalla Spagna e dal Sol Levante: Estrella Archs e il duo giapponese di Commuun.

1) Estrella Arch è una giovane-quasi-quarantenne  catalana, formatasi al Central Saint Martins College e con all’attivo esperienze con stilisti del calibro di Miuccia Prada ed Hussein Chalayan. Le sue ultime collezioni  sono state improntate al minimalismo ed influenzate dallo studio del movimento del corpo femminile nello spazio.

La collezione f/w 2011-12 è caratterizzata da forme fluide e tagli semplici e sofisticati. La palette è delicata: cammello, miele, sabbia e tutti i toni del rosa: dal polvere al peonia, dal fragola al fuchsia. I materiali  seguono ed assecondano le forme del corpo: feltro, jersey, crepe e pelle, omogenei nella loro monocromia o ricoperti da ricchi ricami floreali.

2) E’ sofisticata, minimalista e bio la collezione di Commuun, tutta giocata sulle sovrapposizioni e le trasparenze: tessuti naturali e di origine biologica, gonne di diverse lunghezze indossate una sull’altra, maglieria, piccoli parka guarniti di velluto e tuniche multicolori.

Quando Iko Furudate e Kaito Hori hanno creato nel 2005 questo brand, hanno cercato di esprimere fin dal nome il loro essere prima di tutto dei cittadini globali: Comunità, Comunicazione, Comunione. Questi i significati di Commuun.

Drappeggi, nuance femminili, equilibri e disequilibri delle forme, un’eleganza discreta e cosmopolita che prende spunto dagli anni ’50 e ’60, sempre all’insegna di tre parole chiave: natura, qualità e rispetto (per il Pianeta e per gli sviluppi sostenibili).

Non so a voi, ma a me quest’aspetto ecologista e politicamente corretto della Moda piace sempre di più!

P.S. In Italia potete trovare i capi di Commuun da Spiga 2, il multi brand di Dolce & Gabbana a Milano.

Ed ecco uno dei miei outfits per la Fashion Week Parigina. Questa jupe de danse (un po’ Sex and the City stagione 6, Un’americana a Parigi) mi è valsa decine di foto di streetstyle, decine di foto di ignari turisti che probabilmente pensavano io fossi una celebrità e due  ridicole interviste per TV tematiche (una francese e una cinese) durante le quali, vergognandomi come mai in vita mia, ho dato consigli per fare shopping a Parigi e ho dato la mia opinione sulla donna Issey Miyake (e speriamo che la prossima volta che mio papà andrà in Cina non si metterà a guardare stupidi canali tematici alla TV!)

Tutu skirt, custom-made; jacket, Burberry; sandals, Miu Miu; tights, Wolford; bag, Gucci vintage (also seen HERE); headband, Signora con Cappello.

Ha proprio ragione Garance Doré: mettetevi addosso qualcosa di insensato e, non importa chi voi siate, diventerete immediatamente la star mediatica di turno. (E infatti vedrete presto come gli altri miei outfits sono stati improntati ad un basso profilo!)

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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34 commenti su “Paris Fashion Week. Part II.

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Grazie Giorgia!
      Neppure io conoscevo molti dei marchi che ho visto sfilare a Parigi, ma si sono rivelati quasi tutti delle scoperte interessanti.

  • june

    La borseta è strepitosa e tu stai molto bene col tutù. Per quanto riguarda la moda etica spero che se ne parli sempre di più: in giro ci sono degli stilisti “eticamente corretti” che non hanno nulla da invidiare ai grandi nomi. Anzi questi ultimi qualche volta stancano un po’.
    Ciao, hai fatto bene ad osare il tutù!
    June

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Ciao June,
      assolutamente d’accordo sulla moda etica!
      Per dirne una: che rabbia tutti quegli stilisti che hanno bandito le pellicce quando gli faceva comodo perché era “di moda” fare gli animalisti e le hanno re-introdotte alla grande dopo pochi anni come niente fosse!
      Le Monde durante la Settimana della Moda ha dedicato un’intera pagina alla sfilata di Stella McCartney che è un po’ la pioniera della moda “buona” ed ho scoperto delle cose veramente interessanti: non solo non usa pelli di animali, essendo animalista e vegetariana, ma ha messo a punto un procedimento per ricavare la seta senza sacrificare i bachi, ha assunto un team di agronomi per cercare di ricavare un doppio raccolto dalle sue piante di cotone (in modo da consumare meno risorse idriche e meno terra) e per la produzione della lana si affida a piccole cooperative peruviane.
      Insomma non è solo animalista, ma anche politicamente corretta, equa e solidale.
      Se tutti gli stilisti fossero come lei il mondo sarebbe un posto un pochino migliore e comprare beni di lusso avrebbe un significato diverso.
      Purtroppo la maggior parte degli stilisti italiani non solo non ha alcun interesse per l’ecologia, ma delocalizza anche le produzioni in Paesi come la Cina… il che è tutto dire!
      Grazie mille per il tuo commento e un abbraccio 🙂

  • Federica

    Fino ad ora di tutte le collezioni che hai mostrato la mia preferita rimane quella della Arzuaga, scarpe e vestiti sono fantastici!
    Posso chiederti una cosa? Hai avuto gli inviti come blogger o per altri motivi… diciamo personali? 🙂
    Grazie e complimenti per il blog, ti leggo sempre!

    Federica

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Ciao Federica,
      innanzitutto grazie per i complimenti!
      Gli inviti per le sfilate parigine li ho ricevuti tutti come blogger.
      Per quelle milanesi invece un po’ e un po’ 🙂

  • Sara

    La tua gonna è davvero stupenda, però probabilmente hai ragione: se fosse meno vaporosa potresti sfruttarla di più!
    La cosa che mi piace di più però è la borsetta! Ho letto che è vintage, l’hai comprata in un negozio o su un sito internet?!? Mi sembra decisamente in buono stato, cosa abbastanza rara… io ho visto spesso nei mercatini e in alcuni negozi della mia zona delle belle borse vintage ma ridotte talmente male da farmi passare la voglia di comprarle!
    Un abbraccio.
    Sara

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Ciao Sara,
      la borsa in effetti è in condizioni eccellenti ed hai ragione: è una cosa più unica che rara.
      E il motivo è uno solo: questa borsetta l’ho comprata all’asta, apparteneva ad una famosa Signora dell’alta società milanese e ha avuto una sola proprietaria prima di me (e che proprietaria!!! Praticamente una collezionista di borse!)
      Ovviamente se un capo passa di mano in mano decine di volte prima di arrivare al mercatino o al negozio di vintage l’usura c’è e si vede, e a mio parere comprare un capo malridotto (solo perché il vintage è di moda) non ha senso.
      Comunque esistono alcuni siti internet e alcuni bei negozi con capi vintage in condizioni eccellenti, ma i prezzi purtroppo sono pari a quelli dei capi nuovi in negozio, se non di più!

  • Elettra

    La collezione di Commuun è veramente molto bella e tu, cara mia, sei raffinata ed elegantissima. Sì, forse solo le calze stonano un po’ sia per la gonna che per i sandali (col piede nudo hanno tutto un altro effetto) però è marzo e la gente sana di mente va in giro con le calze. Ma dopo tutto questo mese le fashion blogger mezze nude tra Ny, Londra, Milano e Parigi avranno almeno beccato un raffreddore? Anche io appena vedo i primi raggi di sole, come in questi giorni, decreto l’inizio ufficiale dell’estate (con ovvie conseguenze perché estate ancora non è) ma i vestitini e i piedi nudi sono decisamente troppo, io sarei morta. Forse è il motivo per cui non sono una fashion blogger..
    baci
    *

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Ennò, le fashion bloggers non si ammalano mai per aver girato mezze nude! Non soffrono di raffreddori e di altre quisquilie tipiche dei comuni mortali… detto tra noi, secondo me non sono neppure completamente umane 😛

      A Milano ho provato a bandire calze e calzini per un intero pomeriggio e mi sono trascinata in sandali e gambe nude a ben due sfilate… ammetto che non ho sofferto neppure più di tanto il freddo fino a che non è tramontato il sole, e a quel punto ho chiamato un taxi e sono corsa a rintanarmi in albergo.
      Però a Parigi faceva decisamente più freddo e tempi e distanze non sono quelli di Milano, quindi mi sono rassegnata a calze e stivali.
      Ma d’altronde non ho più 18 anni e non sono neppure io una vera fashion blogger 😀
      Baci cara :-***

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      😀 Grazie Lela
      Non sai quanto mi hanno presa in giro i miei amici quando sono uscita di casa alle 10.00 del mattino avvolta nel mio tutù!
      E’ stato divertente optare per un giorno per un look sopra le righe, poi con il passare dei giorni mi sono ridimensionata e alla fine della settimana ero così stanca che andavo alle sfilate in pantaloni, maglietta e shopping bag di tela con dentro anche la spesa fatta per cena!!

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Grazie mille Benedetta!
      In realtà mi sono limitata a dire che a Parigi faccio shopping nel Marais… capirai! Tutto il mondo fa shopping nel Marais oramai 😀

  • Torquemood

    Infatti mi chiedevo il perché di queste calze, ma se sono blu, portate con una mariniere hanno già un loro senso; purtroppo è anche vero che quei sandali magnifici con le calze vengano così un po’ mortificati. Io quest’anno adoro letteralmente le calze di pizzo, ne ho viste un paio su asos di pizzo a fiori con dei micro pois in filo dorato. Le trovo superbe… solo che nel mio ultimo acquisto ho scordato di comprarle! Me meschina…

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Anche perché al di fuori della fashion week chi ha il coraggio di andare in giro travestita da cigno beige?!? 😀
      I francesi sono molto gentili e in metro ho ricevuto solo commenti carini… ma penso che in Italia mi avrebbero soppressa perché occupavo troppo spazio, ostacolando la salita e discesa dai vagoni 😀
      Un bacione tesora :-***

  • Torquemood

    No dico! Volevi farmi morire di invidia??? Beh, mia cara, ci sei riuscita in pieno! Io ti adoro, sei favolosa (oddio mi sento un po’ una ferracne’s fan)!
    Però permettimi… in cotanta perfezione, a mio gusto, trovo ci sia una piccola nota stonata… le calze nere coprenti; scusami però nonostante le temperature polari a Parigi in marzo (e credimi parlo con cognizione di causa) proprio non mi vanno giù! Comunque sei davvero bella e raffinata!

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Ciao tesora,
      come sono contenta che questo tutù ti sia piaciuto!!
      Sulle calze hai ragione, alla fine non piaceva neppure a me l’effetto di questo 50 denari (però è blu navy, non nero :-P) e infatti detesto profondamente marzo proprio perché mi mette puntualmente di fronte a questo dilemma irrisolvibile: che calze mi metto?!
      Quelle velate le aborro, quelle coprenti sono troppo pesanti, senza calze muoio (tra l’altro quel venerdì c’era una temperatura allucinante: tirava una tramontana così gelida che mi sembrava di morire!), le calze a rete è come non metterle affatto, le calze chiare forse avrebbero amplificato troppo l’effetto ballerina…
      Tra l’altro quelle scarpe non le avevo mai messe con le calze e devo dire che si portano decisamente meglio, ma perdono gran parte della loro bellezza su fondo scuro.

      Mi dispiace di non aver nemmeno una foto con la giacca aperta: sotto avevo messo una mariniere! Ti ricordi quando ti avevo detto che il tuo post con il tutù e la magliettina a righe mi aveva ispirata tantissimo?!? Peccato che la magliettina a righe con maniche a palloncino non l’ha vista nessuno perché ero così assiderata che sono rimasta abbottonata fino al collo anche durante le sfilate 🙁
      Comunque è stata la mia prima volta a Parigi a fine inverno/inizio primavera e giuro che sarà anche l’ultima! C’è un clima veramente assurdo! Non so come abbia fatto qualche insensata blogger italiana di cui ho visto le foto ad andare in giro senza calze, senza maniche e senza cappotto!!!
      Bisous!

  • Miss Bailing
    Bailing L'autore dell'articolo

    @Irene ed Eli:
    Grazie mille amiche! Siete gentilissime 🙂
    Ho sempre desiderato una gonna tutù ma non trovandone una come si deve alla fine me la sono fatta fare da una costumista teatrale. Putroppo però dovrò farla modificare perché per l’ultimo strato abbiamo usato un tulle color miele troppo rigido e quindi la gonna è venuta più vaporosa del previsto e francamente così è importabile in occasioni meno eccentriche di una fashion week!
    Un bacione :-***

    • Miss Bailing
      Bailing L'autore dell'articolo

      Ciao Benedetta,
      sono contenta che la gonna ti sia piaciuta 🙂
      L’ho fatta fare da una costumista teatrale!

  • Irene°

    che dire, AMO la tua gonna tutù, forse sai che solitamente non son fan dei look eccentrici ma questo è bellissimo, ben calibrato, non è ridicolo! Mi piace tantissimo!!! bella!