Una storia di vino nelle Marche. 2


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Qualche settimana fa siamo stati ospiti dell’Azienda Vitivinicola Ciù Ciù nella deliziosa cittadina di Offida, un piccolo gioiello architettonico affacciato sulle dolci colline marchigiane e famoso per l’antica arte del merletto a tombolo, per partecipare ad un evento un po’ speciale: la presentazione del libro autobiografico di Natalino Bartolomei, il fondatore dell’Azienda Ciù Ciù.
La presentazione alla stampa e alle autorità si è svolta nella bella cornice barocca del Teatro del Serpente Aureo ed è stata condotta da Massimiliano Ossini ed Enzo Iachetti.
La serata, organizzata da MAP Communication, è poi proseguita con un meraviglioso aperitivo al fresco ed una cena placée nella romantica cornice dell’Enoteca Regionale Vinea di Offida, che ha sede nell’antico Convento San Francesco.
Ciù Ciù, una storia di vino nelle Marche è un piccolo libro davvero speciale: non una semplice autobiografia, ma un omaggio commosso e sincero alla campagna marchigiana  con le sue antiche usanze,  i vecchi saperi e tutte quelle tradizioni contadine che ci sembrano ormai così lontane nel tempo e che rischiano di andare perdute.
Ciù Ciù non è solo un soprannome, diventato poi il marchio identificativo di una storica azienda vinicola, ma è anche e soprattutto il simbolo di una grande storia d’amore: quella che lega da tutta una vita Natalino Bartolomei alle sue vigne e al suo territorio d’origine.
Così sul filo dei ricordi, attraverso la narrazione delle sue vicende familiari e personali, Natalino ha ricostruito le atmosfere di un’epoca, tratteggiando un affresco autentico della civiltà contadina marchigiana e di quella cultura vitivinicola che da sempre contraddistingue l’identità di questa Regione.

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L’azienda Vitivinicola Ciù Ciù, fondata negli anni ’70 nel cuore delle colline picene, è oggi una realtà enologica importante che basa la sua filosofia sul connubio tra tradizione ed innovazione.
L’azienda produce infatti da molti anni vini biologici nel pieno rispetto degli equilibri naturali, utilizzando tecniche proprie dell’agricoltura biodinamica come quella del sovescio, che permette di concimare i vigneti senza utilizzare sostanze chimiche.
A partire dal 2014 inoltre sei etichette dell’Azienda rispondono ai principi del bio-veganesimo.
Così i vini Ciù Ciù, espressione autentica dell’impegno e della tradizione vinicola dell’azienda e di un terroir  unico ed insostituibile, diventano anche vini etici ed eco-stostenibili.
Davvero una bellissima evoluzione che si inserisce perfettamente nell’interessante panorama del lifestyle marchigiano presentato ad Expo 2015: le Marche infatti sono una delle Regioni d’Europa con l’aspettativa di vita più alta, grazie proprio ai suoi meravigliosi prodotti eno-gastronomici, all’ambiente e allo stile di vita!

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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2 commenti su “Una storia di vino nelle Marche.

  • monia

    Mi sta venendo voglia di passare ad Offida visto che è di strada. il teatro è incantevole, il vino ormai lo conosco ed è una garanzia, il libro lo leggo prima di partire. Che ne dici???

    • bailing

      Noi non eravamo mai stati ed è un paesino davvero carino, una piccola bomboniera!
      Secondo me vale la pena di fare una sosta!