I wore: boho dress, Zara; sandals, courtesy of Le Babe; bag, Villino Angelica; headband, Jennifer Ouellette; sunglasses, courtesy of Blackfin Eyewear.
A volte Zara ci si mette proprio d’impegno e tra le sue rastrelliere e i suoi scaffali ecco che scoviamo, come per miracolo, dei piccoli tesori che andranno addirittura a costituire l’ossatura del nostro armadio.
Mi era successo già un paio di volte: la prima (qualcosa come 10 anni fa) con un delizioso LBD dall’aria preppy; poi, più recentemente, con i pajama pants in seta di gelso che sono rapidamente diventati capostipite di molti cloni; e infine poche settimane fa ad Hong Kong, durante una rapidissima sessione di shopping in uno dei mall più grandi della città, è successo di nuovo con lui.
L’abito perfetto: 100% cotone (quando ho visto l’etichetta stavo per piangere per la commozione); ricami bohémien in fili di seta, lunghezza perfetta, taglio adorabile.
Mi sembra quasi un capo della fw16 di Piccione.Piccione, v’ho detto tutto! ♥
Mi rimane solo un rimpianto: la giacchina in maglia nera e beige, con tralci di fiori ed uccellini ricamati sulla schiena, che avevo adocchiato in vetrina proprio accanto al mio vestito e che secondo l’accidiosa commessa era sold out.
Ma come fai a dire che è sold out se non hai neppure buttato un occhio al magazzino?! Come fai ad essere così lapidaria, mi domando?!
Lì per lì me ne sono fatta una ragione (ero vittima del jet lag) e ho pensato “me la comprerò online”.
E invece no, perché della mia giacchina sull’e-commerce non ce n’è traccia alcuna e nessuna delle mie amiche l’ha vista nei negozi italiani!
Chissà… forse era in puro poliestere e mi dispero per niente.
O forse no, e poteva candidarsi a diventare il mio quarto capo iconico di Zara.
Inizio a temere che non lo scoprirò mai.
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