8500 ettari di vigneto, 343 produttori, una scelta variegata di vitigni autoctoni e varietà internazionali e un terroir affascinante, che spazia dai suoli vulcanici a quelli argillosi, dalle formazioni marnose alle piane alluvionali: tutto questo è la Maremma Toscana DOC, un territorio in cui la coltivazione della vite ha origini antichissime che si fanno risalire addirittura al tempo degli Etruschi, quando la penisola italica poteva vantare l’appellativo di Enotria, cioè Terra del Vino.
Gli etruschi furono grandi produttori ed esportatori di vino: imbarcazioni cariche di anfore vinarie solcavano il Mar Tirreno dalla Sicilia alla Gallia meridionale e Virgilio ci descrive la terra d’Etruria come una Terra fertile di “viti rigogliose e fluenti”.
Niente di meglio quindi di un viaggio eno-archeologico in Maremma, una terra in cui l’arte di fare il vino ha una tradizione lunga 3000 anni, per visitare gli antichi insediamenti etruschi e le affascinanti Vie Cave e per degustare i vini delle migliori cantine della zona, percorrendo un itinerario messo a punto insieme al Consorzio di Tutela Vini della Maremma Toscana e alle Guide della cooperativa Le Orme.
La Fattoria Le Mortelle e il Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi.
Le Mortelle, la cantina della Famiglia Antinori che si colloca sulla sommità di una collina poco distante da Castiglione della Pescaia, sono un bellissimo esempio di eno-architettura: in gran parte interrata, la cantina è stata costruita usando materiali naturali e sfruttando la termoregolazione delle rocce presenti nel suolo, nell’ottica di un impatto ambientale il più ridotto possibile.
Il vino da assaggiare: Maremma Toscana DOC “Botrosecco”, da uve 60% Cabernet Sauvignon e 40% Cabernet Franc, con passaggio di 12 mesi in barrique.
A meno di 15 km dalla Fattoria Le Mortelle potete visitare il Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia, (accessibile anche ai non vedenti) dove sono conservati bellissimi reperti provenienti dalle necropoli etrusche della zona; imperdibili i corredi delle Tombe a Circolo dei Leoncini d’Argento e della Fibula d’Oro e i gioielli della Collezione Lancetti.
Travel tips.
Se prediligete il pesce pranzate all’Osteria del Mare a Castiglione della Pescaia; oppure rimanete nell’entroterra per gustare la cucina maremmana rivisitata della Locanda La Luna di Tirli: il bonus è la cantina di 400 etichette, che vi permetterà di esplorare il meglio del territorio toscano.
La Rocca di Frassinello e l’antica necropoli di San Germano.
Rocca di Frassinello, che nasce da una joint venture tra Castellare di Castellina e Domaines Barons de Rothschild-Lafite, rappresenta un altro superbo esempio di eno-architettura con una cantina disegnata da Renzo Piano e un capolavoro di David LaChapelle (Rapture of the Grape) in esposizione permanente.
Qui le tracce della storia più remota si trovano addirittura tra i vigneti: all’interno della proprietà sorge infatti l’antica necropoli di San Germano e la cantina ospita una mostra di reperti incentrata sull’uso del vino in età etrusca.
I visitatori inoltre potranno vivere un’esperienza assolutamente fuori dal comune, degustando il vino conciato alla maniera etrusca (diluito con acqua, addolcito con miele, aromatizzato con petali di rosa, pepe e resine e reso meno acido con l’aggiunta di formaggio).
Visite e degustazioni solo su prenotazione: 0566-88400.
Il vino da assaggiare: Baffonero, un Cru 100% Merlot, 3 bicchieri Gambero Rosso in tutte le annate dal 2007 al 2013. (In cantina è possibile prenotare una degustazione tecnica, guidata dall’enologo, di 5 annate di Baffonero.)
La Cantina Sassotondo e la Necropoli etrusca di Sovana.
Condotta con i metodi dell’agricoltura biologica e biodinamica, Sassotondo è un’azienda agricola di 72 ettari collocata a cavallo dei comuni di Sorano e Pitigliano, con una vecchia cantina sotterranea completamente scavata nel tufo vulcanico.
Visite e degustazioni solo su prenotazione: +39 3489029125
Il vino da assaggiare: da un appezzamento costituito da circa 8500 piante con un’età media di almeno 35 anni sorge l’impianto da cui sono raccolte e selezionate manualmente le uve Ciliegiolo che compongono in purezza il San Lorenzo, un vino che richiede dai 18 ai 24 mesi di riposo in barrique di rovere francese e altri 12 mesi in bottiglia.
A circa 8 chilometri dalla cantina Sassotondo potete visitare la necropoli etrusca di Sovana con le sue splendide tombe rupestri monumentali: imperdibili quella dell’Ildebranda e quella dei Demoni Alati.
Imperdibile anche una passeggiata lungo le misteriose Vie Cave, percorsi scavati nelle colline di tufo con pareti alte fino a 20 metri che collegano tra loro le necropoli e gli antichi insediamenti etruschi: il Cavone, la Via Cava di Poggio Prisca, la Via Cava di San Sebastiano e la Via Cava di San Giuseppe sono solo alcuni di questi suggestivi ed incantevoli itinerari che si possono percorrere a piedi, in bicicletta oppure a cavallo.
Travel Tips.
Fate una sosta alla Taverna Etrusca di Sovana per assaggiare una ristorazione a km zero di grande qualità.
L’Azienda Agricola La Biagiola e l’Archeoparco.
L’Azienda Agricola La Biagiola produce vini di qualità da vitigni autoctoni coltivati a basso impatto ambientale su terreno vulcanico. In cantina vengono prodotti anche vini d’atelier come il bianco affinato in anfora di cocciopesto, un materiale che, come testimoniano ritrovamenti nell’area archeologica, veniva usato fin dall’antichità come materiale di isolamento.
L’azienda ospita al suo interno un archeoparco visitabile con la possibilità di fare esperienze di scavo.
Il vino da assaggiare: l’Alideo, San Giovese in purezza, invecchiato in acciaio per 8 mesi e in botti di rovere per 6 mesi.
La Tenuta Prelius e la città etrusca di Roselle.
Prelius era il nome romano dell’antico lago costiero che si estendeva dal promontorio dell’Argentario fino a Castiglione della Pescaia, separato dal mare da una stretta lingua sabbiosa.
A pochi chilometri da Castiglione, lungo le pendici dell’anfiteatro collinare che lambiva il lago, nascono i vigneti della Tenuta Prelius condotti secondo i metodi dell’agricoltura biologica.
Il vino da assaggiare: Il Vermentino vinificato in purezza, un vino fresco e minerale con sentori floreali e un retrogusto persistente di frutta gialla.
A meno di 30 km dalla Tenuta Prelius si trova l’area archeologica di Roselle, dove potrete ammirare una cinta di mura ciclopiche in parte ancora percorribili, un anfiteatro ben conservato (tutt’ora utilizzato durante la stagione estiva) e bellissimi mosaici nei resti di una villa romana.
La Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano e il Museo Archeologico e Museo della Vite e del Vino.
La Cantina Cooperativa dei Vignaioli del Morellino, fondata nel 1972, conta 150 soci i cui vigneti si estendono, per un totale di oltre 450 ettari, sulle colline che circondano il paese di Scansano.
Il vino da assaggiare: il Morellino di Scansano DOCG Sicomoro Riserva, da uve 100% Sangiovese, che matura per 15 mesi in barrique di rovere francese e affina per 18 mesi in bottiglia.
A Scansano, nel Museo Archeologico e Museo della Vite e del Vino, tra i molti reperti potrete ammirare una statuetta dedicata al Dio Selvans rinvenuta in un santuario dell’abitato etrusco del Ghiaccio Forte (un sito archeologico che fa da cornice, ogni anno a Luglio al sorgere del sole, a un concerto dell’Orchestra Sinfonica della città di Grosseto).
Travel tips.
Per una sosta golosa fermatevi a Montorgiali alla Locanda di Torquato e per un po’ di shopping all’Antica Sartoria Maremmana di Pancole, dove potrete acquistare le classiche giacche maremmane in fustagno.
La Cantina Montauto e il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci.
In una Terra di grandi vini rossi l’Azienda Montauto produce, su un terreno ricco di minerali ed accarezzato dalle brezze marine, vini bianchi caratterizzati da grande freschezza, eleganza e sapidità.
Qui non si utilizzano pesticidi, si concima con il letame naturale e si raccoglie l’uva a mano.
Se amate i cavalli questo è il posto che fa per voi: l’azienda infatti ospita un centro ippico federale, un allevamento di cavalli maremmani e un agriturismo immerso nel verde, con camere panoramiche e piscina.
Il vino da assaggiare: Enos I, da uve 100% Sauvignon.
A meno di 15 km dall’Azienda Montauto, sconfinando nella Maremma Laziale si può visitare il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci dove i resti dell’antica città etrusca sono circondati da un panorama incantevole, con la macchia mediterranea attraversata dai canyon di origine vulcanica scavati dal fiume Fiora.
Nel Parco è stata da poco scoperta una nuova tomba principesca con reperti di straordinaria bellezza.
La Cantina Poggio Cagnano e la Necropoli Paleoetrusca della Marsiliana.
Poggio Cagnano sorge sulla sommità dell’omonimo colle che domina l’area, spaziando dall’antica Torre di Manciano fino al mare dell’Argentario.
Sul terreno impervio di roccia arenaria, circondato da boschi di querce, crescono due ettari d vigneto e sei ettari di uliveto, da cui si ottengono due raffinate tipologie di olio extravergine.
Il vino da assaggiare: Arenario, un Maremma DOC da uve Cabernet, Merlot e San Giovese.
A circa 20 chilometri da Manciano sorge Marsiliana d’Albegna con la necropoli della Banditella, dove sono state recentemente rinvenute alcune tombe principesche etrusche di epoca orientalizzante; sul sito (nei mesi autunnali) è attivo un campo internazionale di ricerca archeologica aperto anche agli appassionati.
Fino al 31 gennaio 2017 inoltre potrete ammirare al Museo Archeologico di Grosseto una mostra che raccoglie alcuni dei corredi funebri rinvenuti nella necropoli.
Travel Tips.
Concedetevi una serata speciale da Caino a Montemerano, per assaggiare la cucina 2 Stelle Michelin dello Chef Valeria Piccini, visitare la spettacolare cantina che ospita oltre 20.000 bottiglie ed esplorare il minuscolo borgo.