#mytravels. Ice Hotel Sweden.


Viaggiando verso Nord ed attraversando il Circolo Polare Artico diretti a Kiruna e Abisko (che sono annoverate tra le migliori località svedesi dove avvistare l’Aurora Boreale) è d’obbligo una tappa nel minuscolo paesino di Jukkasjärvi dove sorge l’Ice Hotel.
Se pensate che si tratti di una destinazione molto turistica avete ragione: persino questo Natale, in piena pandemia e con tutte le restrizioni di viaggio che ne sono derivate, l’hotel era pieno di ospiti da ogni parte del mondo.
Ma la verità è che questo palazzo di ghiaccio, le cui stanze vengono scolpite ogni anno da decine di artisti diversi che attraverso le loro effimere opere d’arte raccontano storie oniriche ed immaginifiche, supererà tutte le vostre aspettative, lasciandovi letteralmente incantati.
Probabilmente dormire in una stanza di ghiaccio a -5°C, senza nessun comfort e spendendo per di più un migliaio di euro a notte non fa per voi e non avete torto, ma sappiate che l’hotel è prima di tutto una sorta di museo e che ogni giorno dalle ore 10.00 alle ore 18.00 è possibile sognare ad occhi aperti, visitando non solo le zone comuni ma anche le camere e le suite.
Entrando in questo palazzo di ghiaccio e lasciandovi alle spalle tempeste di neve e un clima che definire inospitale è un eufemismo (a queste latitudini una temperatura di -20°C è considerata mite!), troverete ad attendervi draghi, serpenti, principesse, cavalli a dondolo e creature immaginarie d’ogni genere e specie, in un silenzio ovattato e surreale e in un crescendo di incanto e meraviglia.
La buona notizia è che l’Ice Hotel ha anche “camere calde” ospitate in graziosi chalet di legno e che gli ospiti hanno libero accesso al palazzo di ghiaccio perché il biglietto d’ingresso (che costa circa 35 Euro a persona) è compreso nel prezzo del soggiorno.
Così, trovandovi alle 10.00 in punto davanti all’ingresso, avrete la fortuna di visitare le stanze in totale solitudine, prima dell’arrivo delle comitive di turisti (ebbene sì, la Lapponia Svedese ha conservato gran parte del suo flusso turistico anche durante la pandemia, perché la Svezia è uno dei pochi Paesi Europei che non impone restrizioni in entrata, che ha mantenuto gli hotel aperti e che permette di cenare in un ristorante entro le ore 21.00!).

L’Ice Hotel e le norme anti covid-19:
Benchè consideri l’Ice Hotel una tappa imperdibile durante un viaggio in Lapponia devo comunque segnalarvi che la proprietà ha scarsissimo riguardo per le norme raccomandate a livello internazionale per la prevenzione del corona virus.
Se da una parte infatti, come accade ormai un po’ in tutta Europa, nessuno verrà a pulirvi la camera per non contaminare i vostri spazi (cosa che trovo francamente assurda e che mi sembra un mero espediente per ridurre il personale e le spese!) dall’altra a colazione vi ritroverete catapultati in un buffet infernale, affollato da decine di persone senza guanti e mascherine e con bambini urlanti che toccano tutto il toccabile.
Abituati alle rigide norme italiane siamo rimasti leggermente scioccati (e ovviamente non abbiamo mancato di protestare vivamente!) ma ad onore di cronaca devo dirvi che i due tamponi fatti al ritorno dal viaggio sono risultati entrambi negativi!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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