#mytravels. L’Heure Bleue Palais di Essaouira.


Non so se è mai successo anche a voi ma, nella mia fervida immaginazione di viaggiatrice instancabile, esistono alcuni luoghi quasi mitologici che desidero visitare da tutta una vita e per i quali attendo impazientemente il momento propizio.
Sono luoghi per cui non è sufficiente una toccata e fuga, ma che meritano un’attenzione speciale e un viaggio a loro dedicato: così è stato nel 2019 per la Ville Blanche di Pondicherry e così è stato, solo qualche settimana fa, per Essaouira, la misteriosa e magica Cité des Alisés a cui ho dedicato il mio quarto viaggio in Marocco.
Questa antica cittadella lambita dall’Oceano con le sue barche azzurre, i suoi portoni decadenti, la sua cinta muraria con gli imponenti torrioni e il suo Mogador Patrimonio UNESCO non mi ha delusa ed è ovviamente stato amore a prima vista, come ero certa che fosse.
Per questo viaggio così desiderato non avrei potuto scegliere altro se non un hotel da sogno, anche se definire l’Heure Bleue Palais come un semplice “hotel” è davvero riduttivo: questa antica residenza è infatti prima di tutto un luogo affascinante e pieno di storia.
L’edificio, costruito alla fine del XVIII secolo sulle rovine di un fondouk per divenire la residenza di Pasha Caïd Mbark Saidi, era conosciuto tra i locali con il nome evocativo di “sleeping beauty”.
Nel corso dei secoli questo sontuoso riad, sviluppato come da tradizione attorno ad un patio centrale, incontrò un periodo di decadenza e divenne un orfanotrofio per essere infine abbandonato al suo destino, fino a che la famiglia Azoulay non decise di riportarlo all’antico splendore.
Dopo tre lunghi anni di restauro, grazie anche alla passione e al know-how dei migliori artigiani di Essaouira, questa splendida dimora è stata restituita al mondo e l’Heure Bleue Palais ha finalmente aperto i battenti nel 2004, entrando a far parte della prestigiosa famiglia dei Relais & Chateaux.


Pochi forse sanno che Essaouira, antica cittadella fortificata spazzata dagli Alisei e crocevia di culture, ha anche una passato bohemien: negli anni ’60 infatti qui erano di casa Jimi Hendrix, Bob Marley e Cat Stevens e, soggiornando a l’Heure Bleue Palais, potrete rivivere proprio quell’atmosfera eclettica ed hippy-chic, oltre a sperimentare la più squisita e rinomata ospitalità marocchina.
Le 33 camere e suites, tutte affacciate sul patio centrale che è un vero e proprio giardino tropicale ed un’oasi di pace nel cuore del Mogador, sono arredate mescolando con sapienza elementi Arabi, Portoghesi, Britannici, Orientali ed Africani, quasi a rendere omaggio a quel melting pot culturale che ha fatto di Essaouira una città cosmopolita fin dalle sue più lontane origini.
Città cartaginese, regno berbero e provincia romana nel suo passato remoto, Essaouira, riconquistata dagli arabi, vide fiorire una della più grandi comunità ebraiche del Marocco e venne ribattezzata con il nome di Mogador dai marinai portoghesi, prima di divenire protettorato francese nel 1912.
Tutto questo potrete respirarlo ancora nell’aria salmastra del porto, avventurandovi sui moli affollati di barche azzurre e gabbiani, esplorando il mercato chiassoso e colorato, passeggiando sugli imponenti bastioni, perdendovi nelle vie dell’antico mellah o visitando il Bayt al Dakira (casa della memoria), un museo che vuole essere uno spazio spirituale dedicato alla comunità ebraica di Essaouira.


Ritornare nella vostra casa lontano da casa, tra le quiete mura dell’Heure Bleue Palais, dopo un’intera giornata di esplorazioni vi permetterà di godere appieno del comfort e della privacy di questa lussuosa dimora, dove vi accoglierà uno staff sorridente e cordiale, a partire dal GM Eric Molle, sempre presente e pronto a scambiare due chiacchiere e a consigliarvi le migliori esperienze da vivere in città.
Potrete scegliere di rilassarvi nella lussureggiante frescura del patio per un thé à la menthe o una spremuta di arance fresche o sedervi nell’elegante English Lounge in stile coloniale per sorseggiare un cocktail (magari accompagnato da una selezione di Oriental tapas), o ancora approfittare della piccola Spa con lussuoso hamman tradizionale in tadelakt e marmo nero.
Senza dimenticare lo spettacolare rooftop con ristorante e piscina riscaldata, dove pranzare godendovi la fresca brezza marina o ammirare il tramonto con vista sulla medina, aspettando che la “golden hour” si spenga nella magica Ora Blu che ha dato il nome a questo luogo.
Durante il vostro soggiorno lo Chef Ahmed Handour condividerà con voi le sue tradizioni culinarie, omaggiando l’Oceano e facendovi gustare i migliori ingredienti del territorio declinati in maniera moderna e creativa: il pesce fresco, il prezioso olio d’argan, il miele di montagna, le arance, i melograni, le spezie e tutti gli altri meravigliosi prodotti di questa regione.
Prodotti che ritroverete anche nel sontuoso buffet della colazione dove tra le altre cose potrete gustare piccole sardine marinate, insalata d’arance e cannella, pani homemade, pancake marocchini, dolci tradizionali come i M’semen o i Beghir e il delizioso Amlou, una crema spalmabile preparata con mandorle e olio di argan.
L’Heure Bleue Palais non è solo un rifugio lussuoso ma è anche la scelta ideale per tutti i cosiddetti “conscious travelers”: l’hotel ha infatti ottenuto la “Green Key” eco-label nel 2015, per il suo impegno nella promozione di un turismo responsabile e sostenibile e nella conservazione delle risorse naturali del Paese.


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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