#mytravels. Glamping nel Cerro Verde National Park.


Dopo aver trascorso due giorni ad esplorare la pittoresca Ruta de las Flores il nostro itinerario in El Salvador è proseguito con un trekking nel Cerro Verde National Park, un bellissimo parco naturale ad un’altitudine compresa tra i 600 e i 2300 metri di altitudine.
Il parco è conosciuto anche con il nome di Los Volcanes perché ospita i vulcani Cerro Verde, Santa Ana e Izalco (soprannominato “El Faro del Pacífico”) che fanno parte della Cordillera Apaneca-Ilamatepec, una riserva di biosfera UNESCO.
Tre diversi sentieri si snodano tra la rigogliosa vegetazione del parco ricca di fiori selvatici, agavi ed orchidee e il clima è fresco e piacevole, con cieli imbronciati, nebbie mattutine e bellissimi tramonti.
Il Cerro Verde è anche una tappa ideale per gli amanti del birdwatching: ben 127 specie di uccelli trovano rifugio nella sua fitta foresta nebulosa (una foresta tropicale coperta spesso da una cortina di nuvole a bassa quota) e, se sarete molto fortunati, potrete ascoltare il canto del Guardabarranco, considerato uno dei più melodiosi al mondo.

Sapevate che il Vulcano Santa Ana, chiamato anche Ilamatepec, è stato d’ispirazione per uno dei vulcani che compaiono nel romanzo Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry? La moglie Consuelo (la Rosa del romanzo) era infatti un’artista di origine Salvadoregna!
Il vulcano, con i suoi 2381 metri di altezza, è il più alto del Paese e la sua ultima eruzione risale al 2005.
Con un trekking di media difficoltà si può arrivare fino alla cima del vulcano, godendo di una vista a dir poco spettacolare: ai vostri piedi potrete infatti ammirare la Caldera de Coatepeque, l’imponente sagoma dell’Izalco e le foreste che ricoprono l’ormai estinto vulcano Cerro Verde, la cui ultima eruzione risale a più di 2500 anni fa.
Quando il cielo è sgombro dalle nubi e dalla foschia il vostro sguardo potrà addirittura spaziare fino all’Oceano Pacifico!
Ma non è tutto, perché raggiungendo la cima potrete anche affacciarvi su un incredibile lago vulcanico, di un intenso color verde azzurro, che si è formato all’interno della caldera.

Potete decidere di fare trekking nel Cerro Verde National Park con un’escursione in giornata ma a mio parere, per godervi al meglio le bellezze naturalistiche del Parco, l’ideale è trascorrere almeno una notte al suo interno.
Noi abbiamo sperimentato il Glamping Tres Volcanes ed è stata un’esperienza davvero incantevole e consigliatissima.
Il campeggio si può raggiungere comodamente in macchina, quindi non sarete costretti a fare trekking con uno zaino ingombrante, ed è assolutamente confortevole.
Le tende, montate nel fitto della foresta, sono comode e spaziose, con veri letti e caldi piumoni.
I sentieri che attraversano il campeggio sono curati e ben illuminati durante la notte e i bagni hanno docce con acqua calda dotate di piccoli spogliatoi, per avere la massima privacy.
Ci sono anche una bella terrazza dove rilassarsi bevendo qualcosa di caldo e un meraviglioso punto panoramico da cui ammirare il vulcano Izalco.
La nostra giornata di trekking, dopo una doccia calda e un po’ di relax, si è conclusa nel migliore dei modi: Dionisio, la nostra guida, ha cucinato per noi un’ottima cena (eravamo gli unici due ospiti del glamping quella notte e quindi l’esperienza è stato quanto di più esclusivo potessimo immaginare!) e ci siamo poi seduti intorno al fuoco per bere un bicchiere di vino rosso ed osservare un incredibile cielo stellato attraversato da decine di stelle cadenti.
Inutile dirvi che ho amato moltissimo questa esperienza a contatto con la Natura e che il trekking nel Cerro Verde è stato uno dei momenti più belli del nostro viaggio in America Centrale.

 

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Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

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