Sono ormai al mio penultimo giorno di soggiorno parigino e voglio parlarvi di uno dei leit motif di questa vacanza, cioè dei peccati di gola.
Nei giorni passati ci siamo recati in religioso pelleggrinaggio in tre tra le più famose pasticcerie parigine con i seguenti risultati.
Per il dolce della sera di Capodanno abbiamo scelto la Patisserie Pain de Sucre al numero 14 di rue Rambuteau nel cuore del Marais.
Abbiamo ordinato con qualche giorno d’anticipo la tarte Mango (pate sablée aux amandes, crème d’amande mangue, pomme caramélisé aux fruits de la passion et clémentine) che è risultata però veramente deludente sia nell’aspetto che nel sapore, e la novità Squezze (biscuit au chocolat, ganache légère au chocolat noir, pulpe de framboise, crémeux à l’infusion de menthe, mousse au chocolat caraibe) un piccolo parallelepipedo di autentiche delizie.
Per svegliare il Signor G. nella prima giornata di sole ho scelto invece gli ormai famosissimi croissant Ispahan di Pierre Hermé, al numero 72 di rue Bonaparte.
La boutique si trova a poche centinaia di metri da “casa nostra”, proprio davanti alla chiesa di St. Sulpice ed è un vero paradiso dei golosi.
La superficie del croissant è un po’ troppo glassata per i miei gusti, ma la confettura al lampone, litchi e petali di rosa è a dir poco sublime.
Ho comprato anche alcuni macaron e tra i vari gusti assaggiati (tutti originalissimi e perfettamente equilibrati) devo dire che i miei preferiti sono stati le caramel à la fleur de sel (biscuit macaron caramel et grains de fleur de sel, crème au caramel au beurre salé) e le Mogador (ganache au fruit de la passion et chocolat au lait).
Infine Aurore Capucine al numero 3 di rue de Rochechuart.
Il negozio mi ha decisamente delusa: è vero che tutto è nei toni del lilla e del rosa, ma è anche tutto piuttosto squallido ed antiquato.
Ma parlando di gourmandise le apparenze contano in maniera relativa e quindi passiamo ai dolci assaggiati.
I muffins sono stati decisamente deludenti: appena discreto quello al cioccolato e assolutamente mediocre quello ai frutti rossi.
Le tartellette alla frutta sono invece squisite: noi abbiamo provato quella all’albicocca, farcita con tre deliziosi strati di crema alla lavanda e ricoperta di albicocche e fiori di lavanda; e quella ai mirtilli selvaggi, farcita anche questa di crema alla lavanda e sormontata da uno spesso strato di deliziosi mirtilli ricoperti di gelatina, il tutto coronato addirittura da un passion fruit fresco!
Le sablée sono anche queste deliziose ed originalissime: noi abbiamo assaggiato quella alla lavanda (tanto per cambiare) e quella alla violetta, ma ne potete acquistare anche di più tradizionali, come quella alla cannella.
Nei giorni passati ci siamo recati in religioso pelleggrinaggio in tre tra le più famose pasticcerie parigine con i seguenti risultati.
Per il dolce della sera di Capodanno abbiamo scelto la Patisserie Pain de Sucre al numero 14 di rue Rambuteau nel cuore del Marais.
Abbiamo ordinato con qualche giorno d’anticipo la tarte Mango (pate sablée aux amandes, crème d’amande mangue, pomme caramélisé aux fruits de la passion et clémentine) che è risultata però veramente deludente sia nell’aspetto che nel sapore, e la novità Squezze (biscuit au chocolat, ganache légère au chocolat noir, pulpe de framboise, crémeux à l’infusion de menthe, mousse au chocolat caraibe) un piccolo parallelepipedo di autentiche delizie.
Per svegliare il Signor G. nella prima giornata di sole ho scelto invece gli ormai famosissimi croissant Ispahan di Pierre Hermé, al numero 72 di rue Bonaparte.
La boutique si trova a poche centinaia di metri da “casa nostra”, proprio davanti alla chiesa di St. Sulpice ed è un vero paradiso dei golosi.
La superficie del croissant è un po’ troppo glassata per i miei gusti, ma la confettura al lampone, litchi e petali di rosa è a dir poco sublime.
Ho comprato anche alcuni macaron e tra i vari gusti assaggiati (tutti originalissimi e perfettamente equilibrati) devo dire che i miei preferiti sono stati le caramel à la fleur de sel (biscuit macaron caramel et grains de fleur de sel, crème au caramel au beurre salé) e le Mogador (ganache au fruit de la passion et chocolat au lait).
Infine Aurore Capucine al numero 3 di rue de Rochechuart.
Il negozio mi ha decisamente delusa: è vero che tutto è nei toni del lilla e del rosa, ma è anche tutto piuttosto squallido ed antiquato.
Ma parlando di gourmandise le apparenze contano in maniera relativa e quindi passiamo ai dolci assaggiati.
I muffins sono stati decisamente deludenti: appena discreto quello al cioccolato e assolutamente mediocre quello ai frutti rossi.
Le tartellette alla frutta sono invece squisite: noi abbiamo provato quella all’albicocca, farcita con tre deliziosi strati di crema alla lavanda e ricoperta di albicocche e fiori di lavanda; e quella ai mirtilli selvaggi, farcita anche questa di crema alla lavanda e sormontata da uno spesso strato di deliziosi mirtilli ricoperti di gelatina, il tutto coronato addirittura da un passion fruit fresco!
Le sablée sono anche queste deliziose ed originalissime: noi abbiamo assaggiato quella alla lavanda (tanto per cambiare) e quella alla violetta, ma ne potete acquistare anche di più tradizionali, come quella alla cannella.
@Ms. B.:
:-DDD Mi sto immaginando Homer a sbavare su dei piccoli macarons rosa!!!
Sei troppo forte B.!!!
Perdono per l'acquolina in bocca 😛
Mannaggia..mi hai teso una trappolona, amica! Ora sono le 11.21, sono in ufficio e muoio di fameeeeeee!!! ma che belle cose che hai descritto…I'm mouthwatering..like Homer Simpson in front of his donut! 😉 msbx
@IoMariposa:
in effetti durante le festività natalizie è tutto molto romantico!
Se ti piace l’idea di un appartamento invece dell’albergo visita il sito http://www.rentapart.com/
Gli appartamenti sono piccoli ma deliziosi (specialmente quelli nel Marais), insomma sono perfetti per qualche giorno romantico da passare in due!
Sì, sì conosco il freddo di parigi che ci sono già stata; mi piaceva l’idea del natale/capodanno lì..
@IoMariposa:
tanti auguri anche a te mia cara 🙂
Riguardo a Parigi invece te la consiglio in periodi meno caotici e meno freddi (il termometro non è mai salito sopra lo zero per tutta la settimana!) anche se devo dire che rimane comunque una città magica in ogni stagione e con ogni condizione meteo!
Ti sto genuinamente invidiando!
Per la patisserie, per Parigi..ah
il prossimo anno (catastrofi volendo) vorrei portarci Pollock per Capodanno..
A proposito auguri!
@Corrispondances: la Professore’ ha rischiato di non tornare ma per altri motivi affatto legati alle pasticcerie purtroppo!
Avrai prestissimo un resoconto, ma penso che tu abbia già sentito qualcosa al telegiornale!!!
@Ubaldoriccobono:
il tempo trascorso a Parigi non è mai abbastanza per godere di tutte le meraviglie di questa città che adoro!
Ogni volta rimane sempre qualcosa che avrei desiderato tanto fare o vedere ma per cui purtroppo non c’è stato il tempo!
@Nirvanainblu:
sono di nuovo a casa amica mia, e presto vi racconterò le disavventure del nostro viaggio di ritorno!
Devo solo riprendermi dalle fatiche delle ultime disastrose 24 ore!!!
@klaudia78:
Grazie mille Claudia, ricambio l’augurio e ti mando un grande abbraccio! A presto!!!
Non sono molto golosa di dolci, ma i tuoi racconti parigini sono deliziosi! Ti auguro un 2009 sereno e…dolce come l’inizio!!! 🙂
A presto, Claudia
eh si oggi dovrebbe rientrare … ti aspettiamo con attenzione … cara racconta, racconta gli ultimi giorni
un abbraccio curioso e compiaciuto della lettura :-))
La pasticceria francese è proverbiale. E’ giustificato se tu, dai gusti eccellenti, ti fermi per qualche tempo, considerando poi tutto il resto da vedere. Ad maiora.
U.
Amici di Pirandello, Sciascia, Empedocle.
la Professore’torna??? oppure si e’ incateneta nel retro di qualche pasticceria??? esigo un resoconto dettagliato il prima possibile!!