SHOPPING.
Se non vi parlassi dello shopping a Parigi decisamente non sarei più io!
Se il vostro budget è illimitato non avrete di certo problemi a trovare qualcosa da comprare in una città in cui TUTTE le griffe più famose del mondo hanno le loro lussuose boutique, la cosa si fa invece decisamente più difficile con piccoli budget: scovare dei pezzi originali a prezzi accettabili potrebbe rivelarsi un’impresa.
Ma vediamo qualche indirizzo.
Il mio quartiere preferito per lo shopping era il Marais, ma tornandoci dopo appena qualche anno sono rimasta davvero delusa per come è cambiato: la maggior parte dei piccoli negozi caratteristici che amavo non ci sono più, sostituiti da boutique di marchi famosi, e molti dei ristorantini etnici dove io e il Signor G. amavamo cenare sono stati soppiantati da brutti locali, tra cui perfino un orribile tex mex!
Sono rimasti comunque alcuni dei miei punti fermi come La bonne renommée e Le monde sauvage di cui ho già provveduto a parlarvi; in rue Vielle du Temple invece ho scovato la deliziosa boutique Manoush: i prezzi sono un po’ alti, ma i vestitini color pastello ornati di perline, nastri e pupazzetti sono davvero parisienneed originali.
Altro quartiere in cui girovagare per almeno mezza giornata è quello di Montmartre. Lasciandovi alle spalle la bolgia di Place du Tertre e del Sacre Coeur iniziate a scendere percorrendo rue des Trois Frères, soffermatevi a fare una foto nell’immancabile bottega resa famosa dal favoloso mondo di Amelie e godetevi gli incantevoli scorci parigini che caratterizzano queste vie.
Consigliata una sosta da Spree al numero 16 di rue La Vieuville (pare che i prezzi siano accettabili ed i modelli eccezionali e che questo concept store sia molto amato anche da Kirsten Dunst. Io purtroppo non ho potuto verificare perché era chiuso per inventario!), e in una delle deliziose boutique di Antoine et Lili (quella in rue des Martyrs ) per qualche coloratissimo accessorio.
Anche una passeggiata nella zona del Boulevard Saint Germain può essere proficua tra pasticcerie (il già citato Pierre Hermé al numero 72 di rue Bonaparte), panetterie (la rinomata Poilane all’8 di rue du Cherche-Midi), candele (quelle impareggiabili di Diptyque al 34 di Boulevard Saint Germain; la mia preferita è la Feu de Bois) e negozi modaioli: Sonia by Sonia Rykiel in primis per i suoi vestitini bon ton a prezzi “quasi” accessibili, in rue des Saints-Pères; Christian Louboutin in rue de Grenelle per sbirciare i sandali dalla mitica suola rossa; Lucien Pellat-Finet in rue de Montalembert, se vi piace il cachemire in colori pazzi (ma i prezzi sono talmente alti che io personalmente preferisco il nostrano e sempre chic Brunello Cucinelli).
Ma per una giornata di shopping veramente folle lasciatevi alle spalle la Città, salite in macchina e guidate fino a La Vallée un incredibile outlet dove potrete comprare di tutto (da Celine a Kenzo, da Chantal Thomass a Givenchy, da Dolce & Gabbana a Pinko a Jimmy Choo) a prezzi assolutamente pazzeschi.
Io non ho saputo resistere agli incredibili sconti di Missoni (un vestito molto seventy, un maglioncino e un paio di leggins) e alla mia ormai antica passione per Burberry (un petit manteau blu).
Infine non lasciate Parigi senza una passeggiata in Faubourg Saint Honoré (una sosta da Hermés anche solo per ammirare gli incantevoli foulard, le porcellane e i meravigliosi cavalli a dondolo della collezione personale della Maison) e un giro sugli Champs Elysée, per il concept store Le 66 (all’omonimo numero civico) e per la spettacolare boutique di Louis Vuitton (al numero 101, proprio davanti alla fermata George V).
RISTORANTI.
Due ristoranti su tutti:
Le 404.
Ristorante marocchino al numero 69 di rue Gravilliers.
Metro linee 3 o 11, Arts et Métiers.Ambiente d’atmosfera: legno intagliato, grandi lampade di ferro battuto, candele ovunque. Chiedete di mangiare sul piccolo e romantico soppalco ed assaggiate la soupe Harira, la tajina di pollo con olive e limone confit e la pastilla au lait o aux dattes. Conto sui 40 euro a persona.
Le relais de l’Isle.
37, rue Saint Louis en l’ile.
Metro linea 4, Saint Michel Notre Dame.
Un minuscolo jazz restaurant nel cuore di Parigi (è il preferito della nostra amica Ualli, parigina d’adozione).
La formula diner permette degustazioni su misura di due o tre portate scelte dal vastissimo menu, spendendo una cifra compresa tra i 21 e i 36 euro, bevande escluse.
Io e il Signor G. abbiamo assaggiato una quiche di gamberi, il branzino al té e pompelmo rosa, il carrè di agnello e la tarte tatin, tutto molto buono.
MUSEI E MOSTRE.
Musée du Moyen Age.
Per la splendida sala de La Dame à Licorne.
Termina inoltre oggi la bella mostra temporanea Celtes et Scandinaves, Rencontres artistiques VIIe – XIIe siècle.
Consigliata l’audio-guida (c’è perfino in italiano) per le dettagliatissime spiegazioni (anche “botaniche”) fornite sugli arazzi.
Musée Guimet.
Per le imponenti sculture khmer.
Consigliate le visite commentate del sabato, e i cicli del giovedì e del sabato per scoprire l’arte e la religione dell’Asia (solo in francese).
Noi abbiamo fatto la visita conferenza de l’Inde au Japon, première découverte du bouddhisme, il Signor G. è quasi morto di noia ma a me è piaciuta tantissimo!
Dedicate alla visita del Museo almeno 4 ore e fermatevi a mangiare nel ristorante asiatico al suo interno: due portate a 19 euro bevande escluse, molto buono il pesce al vapore con verdure e zenzero fresco.
Musée de Quai Branly.
Per le maschere rituali delle tribù di Africa ed Oceania e per i tessuti e i gioielli indiani.
Trascorretevi almeno mezza giornata: il museo è immenso ed ospita molte splendide esposizioni temporanee.
Consigliatissimi i voyages d’un jour: un sabato al mese dalle 11.00 alle 18.00 visita del museo, atelier d’art vivant (musica o danza), incontro dibattito con un etnologo ed iniziazione al dialetto.
Se visitate il museo di sabato (chiusura alle 21.00) fermatevi a cena nel ristorante gourmand Les Ombres che offre una splendida vista sulla Senna e sulla Tour Eiffel (prenotazione obbligatoria).
GOURMANDISE.
Ho già parlato diffusamente delle pasticcerie parigine ma prima di chiudere questo post devo necessariamente spendere due parole su un’altra delizia tutta francese: i formaggi.
Andate assolutamente a fare spesa da Marie Cantin e regalatevi il più delizioso dei brunch parigini: una baguette, una bottiglia di Bordeaux, una selezione di caprini, un cd Buddha Bar… semplicemente perfetto!
Ciao, sono Gegio di http://iltorneodeifilm.wordpress.com/
Ho trovato questo post con Google blog search. Almeno uno dei tuoi film preferiti partecipa al Torneo che ho organizzato. Puoi votarlo qui:
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Se non ti fidi del link puoi verificarlo nel blog. A questo indirizzo:
http://iltorneodeifilm.wordpress.com/2009/03/10/ai-nuovi-arrivati/
trovi un post di benvenuto…Sei ufficialmente invitata/o.
@Geakaren:
mi fa davvero piacere!
In uno dei post precedenti, scritti mentre ero a Parigi, parlo anche dei macarons di Pierre Hermé 😉
che resoconto preciso! Se dovessi andare a Parigi lo userei come guida!
@LadySackville:
grazie mia cara, mi fa piacere che ti sia piaciuto il mio post 🙂
Hai detto bene, amore disperato: la vita più felice che riesco ad immaginare è una con la valigia sempre in mano!
Un bacione anche a te :-*
@Damiani:
uhm… ammetto di essere un’inguaribile pessimista quando si tratta delle mie aspirazioni, e di avere il vizio di scuotere il capo e di pensare che sono solo fantasie 🙁
chi l’ha detto che sono irrealizzabili?!
Cara sai che abbiamo in comune questo amore disperato per i viaggi 🙂 mi hai fatto ripensare a Parigi e alla sua magia grazie* ho voglia di vedere un sacco di mondo, però prima o poi ci tornerò e seguirò i tuoi preziosissimi consigli…Ottimo e stuzzicante modo di proporre i suggerimenti, anch’io voglio una tua guida confezionata XD
bisous
ps: la foto del ristorante Le relais de l’Isle mi ha fatta sognare!!!
Il Museo Quai Branly ti sarebbe piaciuto tantissimo!
E’ un vero delirio e io sto ancora piangendo per non aver avuto il tempo di vedere le esposizioni temporanee sugli inuit e sui tessuti (esposizioni per cui tra l’altro avevo pagato il biglietto!) perché è arrivata l’ora di chiusura e mi aggiravo ancora come una pazza in mezzo alle collezioni permanenti!
la parte sui musei ed esposizioni mi ha fatto uscire una lacrimuccia!!!
@Damiani:
Grazie mille amico mio, sei un vero tesoro!
Questo è senz’altro uno dei miei sogni ricorrenti che riguardano il mondo dell’editoria: scrivere un romanzo fantasy, diventare una fashion editor, lavorare per un giornale di viaggi o fare la redattrice di una linea di guide turistiche!
Come vedi ho un milione di idee bizzarre e ahimé… tutte irrealizzabili!!!
Ragazzi vogliamo la guida rilegata di Bai Ling!
anzi, perchè non cominci a pensarci su?
@Nirvanainblu:
Sì, c’è perfino il menù vegetariano che per Parigi è una vera rarità!
Ogni sera c’è un pianista che suona dal vivo, e nelle pause musica jazz di sottofondo molto rilassante.
La proprietaria è di una gentilezza squisita, sempre sorridente e disponibile e la zona è una delle più belle di Parigi, sull’Ile Saint Louis a pochi passi dall’Ile de la Cité.
Ricordati solo di prenotare perché il ristorante è veramente microscopico!
Anche qui c’è un piccolo soppalco con solo due tavolini… mangiare lì potrebbe essere l’ennesimo tocco romantico 😉
@zyo:
immagino che bolgia doveva esserci da Burberry :-(((
Comunque mi sarei divertita tantissimo… comprare vestiti firmati a prezzi irrisori è sempre divertente anche se comporta fare a botte con qualcuno :-DDD
Salutami Ualli e dille che io e Paola non finiremo mai di ringraziarla per la nostra esaltante domenica a La Vallée!
Pare proprio di sì. Comunque se ti può consolare c’era davvero tantissima gente e non ti saresti potuta divertire. Anzi, probabilmente ti saresti azzuffata con qualcuno 🙂
Zyo
Le Relais de l’Isle ….
mi sono subito segnata il link tra i preferiti, al prossimo incontro con Paris … sarà tappa stuzicante 🙂
ho letto che hanno il menù végétarien :-))) con atmosfera jazz pregusto piacevolezze …
@zyo:
tutto tutto TUTTO?!?!?!?
Tipo vuol dire che era tutto al 50% anche da Burberry?!?!
E che avrei potuto pagare la MIA giacca poco più di 150 euro?!?
E magari comprarmene due?!?!?!
*__*
Ualli domenica è tornata a fare shopping a La Vallée. Tutto (TUTTO) al 50%.
Pare ci fosse mezza Parigi!
Zyo
@IoMariposa:
ti capisco! a me era venuta una voglia matta di tornare in Marocco quando ne parlavi tu nel tuo blog!!!
Eh… se gli enti di promozione turistica ci pagassero per questa pubblicità occulta che facciamo saremmo milionarie 😛
lo conosco quel vestito di missoni, lo conosco!
Mi hai fatto tornare una voglia inusitata di tornare a Paris..