La green economy e il lato trendy dell’orticoltura. 10


La primavera è (bene o male) arrivata ed è tempo di dedicarci ai lavori in giardino e nell’orto. Tenendo ovviamente conto, tra le altre cose, delle famigerate Fasi Lunari. Lo sapevate ad esempio che l’indivia riccia, la lattuga e le cipolle si piantano in fase di Luna calante, mentre zucche, zucchine, melanzane, carote e peperoni si devono piantare in fase di Luna crescente?!?

L’influsso che la Luna ha sui succhi vegetali viene infatti sfruttato per ottenere una rapida crescita, ma nel caso delle insalate con un simile accorgimento si andrebbe a discapito della tenerezza delle foglie e della compattezza del cuore, per non parlare delle cipolle: la Luna calante infatti influisce sulla circolazione della linfa vegetale verso il basso a tutto vantaggio del sapore dei bulbi!
Queste ed altre simpatiche curiosità orticole le potete leggere sul delizioso Calendario Lunare delle semine e dei lavori edito dalla Giunti Editore.
Io d’altra parte devo ammettere che, pur vivendo in campagna, fino ad ora ho guardato alle Fasi Lunari solo per attività ben più frivole come il taglio della frangia o la ceretta, e che di solito prediligo occuparmi delle piante ornamentali e di quelle aromatiche, piuttosto che dell’orto o del frutteto.
Infatti nelle passate settimane, mentre io mi limitavo a zappettare pigramente le piante di rose, e a potarle e concimarle con l’annoiata supervisione dei miei cani, mio papà volteggiava instancabilmente avanti e indietro con vari e misteriosi attrezzi agricoli molto tecnologici scavando buche, seminando, estirpando e trapiantando, il tutto completamente indifferente al fatto che occuparsi dell’orto è diventato addirittura trendy e politically correct grazie nientepopodimenoché a Michelle Obama.
La first lady americana infatti, con l’aiuto di 55 bambini di una scuola elementare di Washington, ha creato in un apposito spazio nell’ala Sud del giardino della Casa Bianca un grazioso orticello (l’ultima a fare altrettanto era stata nel 1943 Eleanor Roosvelt con il suo patriottico Orto della vittoria) per dare un esempio concreto al popolo americano (che ne ha decisamente molto, molto bisogno) di cosa significhi mangiare sano.
Sembra che in realtà l’idea non sia venuta a Michelle in prima persona ma provenga dal Citizen’s Briefing Book  tuttavia, se consideriamo che i Clinton a loro tempo avevano allestito un orto in miniatura sul tetto “per non guastare l’estetica del giardino“, direi che abbiamo fatto un enorme passo avanti, almeno d’immagine, verso la c.d. green economy!
Qui
potete consultare la mappa dell’orto con i suoi sentieri, il suo giardino degli odori e le sue graziose bordure di nasturzi.
Non ci resta quindi che prendere spunto dagli Obama per creare anche noi  (o iniziare a prendercene cura nel caso, come la sottoscritta, ce lo avessimo già) un grazioso orticello in miniatura in un angolo del giardino o semplicemente sul balcone.
Non solo perché si tratta di un’iniziativa salutare che ci permetterà di consumare cibi freschi ed assolutamente biologici, ma anche perché coltivare qualcosa con le nostre mani (anche se in piccolo ed in modo del tutto empirico) servirà anche a ri-metterci in contatto con la Natura ed i suoi ritmi, facendoci ritrovare un’ormai dimenticata dimensione panica.
Più green e trendy di così!


Miss Bailing

Informazioni su Miss Bailing

Gypsetter, sognatrice, viaggiatrice entusiasta ed instancabile. La mia passione più grande sono i cavalli e il mio tesoro è Sero, un sauro di 30 anni con cui ho condiviso buona parte della mia esistenza. Come Emma Bovary anche io oscillo perennemente tra il mio lato mistico (che vorrebbe ritirarsi a meditare in un ashram indiano) e quello bohémien, il cui sogno nel cassetto è una chambre de bonne nel Marais.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

10 commenti su “La green economy e il lato trendy dell’orticoltura.

  • BaiLing

    @Gegio:

    Il calendario della Giunti ti sarà utilissimo: ci sono tutti i lavori da fare nell’orto e nel frutteto, divisi per mese e per fase lunare!

    Riguardo ai voti: per fortuna!

    Ero troppo indecisa tra vari film, tutti stupendi.

  • BaiLing

    @ zyo:

    Ho zappettato eccome!

    Ed anche senza guanti! E non con la solita micro-zappetta giocattolo ma con una vera… una fatica terribile!!!

    @Corrispondances:

    Niente stallatico purtroppo: Sero è un produttore doc ma trasportarlo presenterebbe grossi problemi logistici 😀

    Bello il tuo progetto di orto-giardino, ricordati che lo voglio assolutamente vedere!

    Il mio sogno sarebbe un hortus conclusus medioevale ma purtroppo sono sprovvista sia di chiostro che di mura!!!

    @Damiani:

    Quello della Giunti è proprio un calendarietto da parete, ma per ogni mese sono indicati tutti i lavori da fare nell’orto, nel giardino e nel frutteto, divisi per fase lunare.

    Inoltre il retro di ogni pagina mensile è fitto di curiosità, consigli e perfino ricette.

    Secondo me tuo papà lo apprezzerebbe molto!

    E sono d’accordo con te: gli Obama fino ad ora si stanno dimostrando davvero all’altezza delle aspettative e Michelle è una first lady come non se ne vedevano da un pezzo (benché a vestiti lasci ancora un pochino a desiderare… ma ci sono cose più importanti in fondo :-P)

  • Damiani

    Ho trovato il libro giusto per mio padre! “Calendario Lunare delle semine e dei lavori”.

    Anche mio padre come il tuo adora il giardinaggio e ogni anno fa più grande l’orto di casa!

    Dimenticavo: evviva gli Obama! E a Michelle che passa da VOGUE all’orticultura in un batter di ciglia!

  • corrispondances

    Lo stallatico lo produce Sero e secondo me è di altissima qualità!!! Io ho appena finito un esame inerente un progetto di un orto/ giardino, collegato con lo studio e l’analisi della Land Art….. un successone…..io ti appoggio…

  • utente anonimo

    tu a “zappettare” le rose??? Hai voglia di prenderci in giro…

    Zyo

    Ps: se fosse vero mi auguro che, prima di zappettarle, hai messo in torno alle povere piante un po’ di stallatico maturo